Rosamaria Montibeller: «Prolungo la quarantena in Brasile»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Marzo 18, 2020 09:00 Updated

Rosamaria Montibeller: «Prolungo la quarantena in Brasile»

Montibeller Rosamaria

Rosamaria Montibeller (foto Maurizio Lollini)

In un contesto come quello odierno, gli atleti professionisti che provengono da paesi stranieri, ma che giocano in Italia, vivono giorni di amletico dubbio su cosa sia meglio fare. Tornare a casa o rimanere nella città dove hanno la squadra di club? Tra quelli che fanno parte della prima categoria, alcuni sono fuggiti terrorizzati, altri hanno deciso di tornare dai propri cari, altri ancora sono stati sottoposti a tante pressioni provenienti dal proprio Governo o dalla propria Federazione d’appartenenza, forzando magari un po’ quella che era una scelta libera e personale. Alla Bartoccini Fortinfissi Perugia di serie A1 femminile sono solo tre al momento le giocatrici che hanno lasciato la squadra per far ritorno in patria. Una di loro è l’opposta brasiliana Rosamaria Montibeller che racconta la sua avventura nel viaggio di rimpatrio: «Ho lasciato Perugia e sono andata in taxi sino a Fiumicino, avevo paura di prendere il treno, ho speso tanto ma ero più tranquilla. Ho preso aereo da Roma fino a Rio de Janeiro, insieme a me c’era un’amica che era ospite da me in vacanza, appena è arrivata è entrato in vigore il decreto #iorestoacasa. Come precauzioni per il viaggio abbiamo portato delle mascherine fatte in casa utilizzando la carta da forno perché non si trovavano più in vendita. Abbiamo portato con noi anche alcol denaturato e gel igienizzante, siamo state sempre a lavare le mani di continuo. All’aeroporto di Fiumicino non c’era anima viva, i negozi erano tutti chiusi, una immagine che non dimenticherò. Dentro l’aereo poi erano pochissime le persone, nemmeno un terzo dei posti erano occupati. Ho notato che erano pochissimi i voli in partenza, in gran parte erano stati cancellati. Per entrare nell’aereo era obbligatorio avere la mascherina, a chi non l’aveva la compagnia l’ha fornita perché non era possibile imbarcarsi senza. Ora sono in un albergo a Rio de Janeiro e ci resto fino a venerdì, poi mi trasferirò alla mia residenza a Nova Trento. Non vedrò però i miei familiari ma starò isolata in una casa di proprietà nella quale non abita nessuno. Le normative che dobbiamo rispettare ora sono quelle internazionali, chi non ha sintomi ma viene dall’estero deve restare in quarantena almeno due settimane. Questo significa che vedrò la mia famiglia solo quando sarà passato questo periodo. Sono arrivata in Brasile lunedì e il giorno successivo mi hanno sottoposto ad un esame consigliato dalla federazione brasiliana, se sarà negativo proseguirò normalmente con la quarantena mantenendo le solite precauzioni che oggi sono diventate indispensabili per tutti. Vedo che anche in Brasile sta cambiando tutto, le scuole sono state chiuse dalle autorità governative, le regole di prevenzione stanno diventando sempre più insistenti, specie a Rio de Janeiro e San Paolo che sono ovviamente gli stati più popolosi e con più casi accertati di Coronavirus. Ancora non so quale immagine dell’Italia abbiano i miei connazionali, non ho sentito parlare di ciò, vedo però che tutti coloro che tornano dall’Europa sono molto attenti a rispettare le regole. Dopo la quarantena proverò a tornare ad allenarmi se è possibile, anche perché i divieti stanno crescendo anche da noi».

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