Massimo Righi: «Superlega a giugno, è possibile»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Aprile 6, 2020 12:00 Updated

Massimo Righi: «Superlega a giugno, è possibile»

Righi-Sirci (stendardo)

Massimo Righi e Gino Sirci

Giorni di calma apparente per la superlega maschile che medita possibili risvolti per concludere la stagione. Oggi ci sarà un nuovo incontro in videoconferenza tra i club per capire quali soluzioni possono essere adottate in virtù del prolungamento della sosta sino a Pasqua. In realtà il consiglio d’amministrazione si era già riunito venerdì scorso e qualcosa è trapelato. La Lega Pallavolo, al pari della Sir Safety Conad Perugia, vuole terminare la stagione, e ha elaborato il suo programma dando per scontato che la pandemia rallenti la sua corsa e che, passata la Pasqua, si torni gradualmente alla normalità. L’idea è che la stagione regolare sia terminata qui e venga considerata dunque la classifica attuale, e si passi dunque ai play-off. Tornando in palestra a maggio la ripresa delle competizioni potrebbe avvenire nel mese di giugno con le prime otto squadre che giocheranno ogni serie (quarti, semifinali e finale) al meglio delle tre partite. Se qualche squadra dovesse rinunciare a giocare verrà ripescata quella che la segue in graduatoria. Una sola la retrocessione, quella di Sora poiché dalla categoria inferiore non ci sono club che accetteranno la promozione, Siena, Bergamo e Brescia paiono in grossissime difficoltà. Per la champions league il discorso è più complicato perché molti campionati stranieri come quello russo hanno interrotto i campionati. Così l’amministratore delegato Massimo Righi: «Stiamo preparando diversi piani a favore del nostro movimento, in termini economici abbiamo fatto una stima e le perdite sono più di 22 milioni di euro. Per la superlega teniamo aperto un piccolo spiraglio per vedere se a giugno sarà possibile giocare i play-off. Se ci sarà la possibilità di giocare e altri sport riprenderanno allora riteniamo sia giusto giocare. O tutti o nessuno». Indiscrezioni anche per quanto riguarda gli impegni internazionali: «Tutte le confederazioni mondiali riproporranno gli eventi che sono stati annullati andando coì ad erodere il campionato, la stagione post olimpica che solitamente è quella più tranquilla invece sarà colma di eventi. Per la champions league si parla addirittura di organizzare la finale ad ottobre-novembre, ottenendo così due finali in una stagione». In merito a stipendi e ricavi: «Ci sono tante idee da valutare, la filosofia che abbiamo sempre adottato è affrontare ogni problema come un’opportunità, chiaramente dando per scontato che affrontiamo questo tema nel massimo rispetto della salute. Caleranno i ricavi e gli stipendi ma chiederemo di venirci in contro sia alla Federazione che al Governo… la pallavolo non scomparirà». La visione dei vertici resta dunque ottimistica, ma cozza in maniera tremenda con i consigli del mondo scientifico che prevede distanziamento sociale sino a settembre.

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