Umbertide spera negli eventi dell’estate
“Avremmo voluto lottare ancora. Avremmo voluto continuare a sudare, a gioire, ad abbracciarci. Per una vittoria, così come per un punto conquistato. E avremmo continuato ad accettare anche qualche lacrima e qualche grido di rabbia per una sconfitta o per un obiettivo mancato. Nello sport, come nella vita, ci sono il dolce, il salato e l’amaro. Ma non possiamo più farlo, almeno per questa stagione, interrotta da un nemico che certo non ci aspettavamo. Ripartiremo da quei sorrisi, da quegli abbracci, senza però dimenticare anche i momenti meno felici. Senza dimenticare che ci ricorderemo anche di questo periodo nel quale la palestra, la rete e quel pallone che desideriamo schiacciare a terra, sono solo immagini e memoria. Ancora una volta, però, nello sport e non meno nella vita, si vince solo se si resta uniti. Si vince solo se il sacrificio del singolo si somma a quello degli altri, così moltiplicandone l’effetto. Noi siamo una squadra, dimostriamolo anche adesso. Dimostriamolo rinunciando oggi a qualcosa che domani sarà ancora gioia, sudore, abbracci e tutto quello che lo stare insieme ci darà”. Questo il messaggio del presidente Raffaello Agea inviato alla società della Volley Umbertide in occasione della Pasqua. Un messaggio che racchiude in sé la filosofia della società, attenta al risultato e alla prestazione, ma non meno al messaggio che la pallavolo e lo sport in genere possono e debbono trasmettere: «La situazione di emergenza sanitaria ha interrotto bruscamente la stagione, quando le aspettative e le possibilità erano ancora intatte. Sarebbe stato necessario sudarsela sul campo, ma il secondo posto della squadra di serie D femminile faceva ben sperare, quanto meno nella possibilità di disputare i play-off. Il progetto era (e rimane) quello di tornare a giocare nella massima categoria regionale, campionato nel quale Umbertide ha militato per molti anni, peraltro con risultati di tutto rispetto. Ma in quel progetto c’erano, ci sono ancora e ci saranno le squadre giovanili, che pure si erano fatte valere nei rispettivi campionati. A partire dal minivolley, settore nel quale, da questa stagione hanno cominciato a muovere i primi passi non solo le ragazzine, da sempre core del sodalizio, ma anche diversi maschietti. E se le squadre giovanili nella passata stagione si erano fatte valere conquistando eccellenti successi, guardare avanti imponeva non solo di consolidare i risultati, ma di tornare ad avere anche sestetti maschili. La società era poi fortemente impegnata nell’organizzazione di eventi e manifestazioni che nel recente passato hanno attirato un gran numero di partecipanti e di pubblico. In questo scorcio di stagione alla società Umbertidese era stata assegnata l’organizzazione delle finali regionali dei campionati under 14, che si sarebbero disputate al Pala-Morandi. Per il secondo anno consecutivo, poi, sempre tra le mura amiche, si sarebbero svolte le finali regionali di ‘Sport&Go’, la nota manifestazione del Csi, oltre a ‘Palla24Volley’, la 24 ore di pallavolo organizzata insieme all’associazione Giacomo Sintini per raccogliere fondi da devolvere in beneficienza. Dunque attenzione non solo alla pallavolo in sé, ma anche a tutto ciò che ruota intorno all’universo pallavolo, a partire dalla solidarietà e dalla condivisione. L’attività di Umbertide non si ferma, o meglio non si sarebbe fermata nemmeno nel corso dell’estate. Quest’anno lo spazio dedicato al RoccaBeach, il torneo di sand volley che si disputa sul campo appositamente allestito ai piedi della Rocca medievale di Umbertide, era ormai giunto alla terza edizione. Tra i mesi di giugno e luglio prossimi sarebbero state ben tre le settimane nelle quali la kermesse avrebbe avuto luogo, con stand di ristorazione e spazi per i più piccoli migliorati ancora rispetto al passato. Per le ragioni legate all’emergenza sanitaria, è però evidente come sia praticamente certo che la manifestazione non potrà avere luogo. Ma i dirigenti del club ci credono ancora e non disperano che, magari riducendone la durata, la cosa possa essere possibile, eventualmente anche tra agosto e settembre prossimi. Si vedrà, la speranza c’è. Anche perché era tutto pronto per tagliare il nastro di questa terza edizione. La domanda a questo punto è: da dove si potrà ripartire la prossima stagione? L’auspicio è innanzi tutto che la prossima stagione possa avere inizio regolarmente e che finalmente sia possibile lasciarci alle spalle l’emergenza mondiale. Tornare alla normalità, sembra banale dirlo, è quello che conta di più in questo momento. Ma non è certo scontato che questa normalità, fatta di allenamenti e di partite innanzi tutto, sarà possibile a partire dall’inizio della prossima stagione. Certo è però che Umbertide, anche con nuovi progetti e con il consolidamento di quelli già messi in campo, ci sarà. Ci sarà anche se per le partnership economiche, così come per le famiglie di atlete e atleti, non sarà facile ripartire. Ma la dirigenza è compattissima ed è altrettanto certo che sarà in grado di moltiplicare i propri sforzi per mantenere fede agli impegni presi con il movimento e con tutti coloro che hanno creduto e continueranno a credere nella loro azione. Anche in questo difficile momento la società è rimasta particolarmente vicina agli atleti e alle loro famiglie, non facendo mancare il proprio incitamento a non mollare, anzi ad essere più forti, uniti e volitivi. Siccome oggi nessuno può scendere in campo, l’attenzione, anche con un messaggio, un sorriso, una virtuale pacca sulla spalla, è massima per tutti. Già, perché come ha detto il presidente nel suo messaggio pasquale, questa battaglia si vince solo restando uniti. Sei in campo, in milioni dalle nostre case per vincere questa sfida».