Gino Sirci: «Il rinnovo di Heynen è stato da record»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Maggio 8, 2020 08:00 Updated

Gino Sirci: «Il rinnovo di Heynen è stato da record»

Heynen-Sirci

Vital Heynen e Gino Sirci (foto Michele Benda)

In una lunga intervista rilasciata ai media polacchi il presidente Gino Sirci ha parlato a tutto campo della stagione scorsa e del mercato della Sir Safety Conad Perugia: «All’inizio della stagione c’era un gruppo di giocatori che accettavano poco i metodi di lavoro di Heynen. Erano abituati ad un tipo di allenamenti e di schemi di gioco e all’improvviso è arrivato un allenatore che ha distrutto tutto ciò che era stato inculcato loro per anni, erano perciò spiazzati. La divisione dei ruoli però era chiara, l’allenatore è il capo e i giocatori devono adattarsi ai suoi programmi. Nel tempo, la squadra ha giocato sempre meglio e tutti erano convinti del lavoro. Leòn è stato d’aiuto nella comunicazione con la squadra conoscendo già i metodi di lavoro sperimentati con la nazionale polacca. Non è solo un grande giocatore, ma anche una persona con una grande professionalità. Quando ho ingaggiato Heynen ho parlato con molte persone, e non ho sentito nulla di negativo. Oggi posso dire che è un uomo che vive la pallavolo. Non è solo un allenatore, a volte quando parliamo mi presenta idee per promuovere il club, come fare più soldi ed espandere il numero di tifosi. Ad ogni modo, funziona in entrambi i modi. Mi racconta delle attività di marketing che ritiene appropriate, mentre io posso parlargli di tattica». A metà aprile è arrivato l’annuncio di prolungamento del contratto con coach Heynen per la nuova stagione. «Abbiamo parlato 40 secondi circa. Questo è probabilmente un record di velocità. Andiamo d’accordo perché siamo persone che pensano in modo simile e si apprezzano a vicenda. Abbiamo parlato molto rapidamente ed abbiamo preso accordi subito, tuttavia posso rivelare che il contratto è stato firmato pochi giorni fa». Dopo aver annunciato la proroga con Perugia, Heynen ha firmato un nuovo contratto con la federazione polacca, ma ciò non è un problema per Sirci. «Il tecnico è stato onesto con noi e ad aprile ha detto che era vicino all’estensione dell’accordo in Polonia. Non è stato un problema dal mio punto di vista, anche perché è molto probabile che le squadre nazionali non giocheranno causa pandemia e tutti saranno disponibili prima per lavorare con le squadre nella nuova stagione». In tutto il mondo, nel contesto di varie discipline, si parla ora di abbassare i guadagni degli atleti, e la pallavolo non fa eccezione. «Le autorità della lega parlano con gli agenti dei giocatori. I negoziati non sono facili, ma sono ottimista; dovremmo raggiungere un accordo. Penso che tutti capiscano la gravità della situazione. A mio avviso, finiremo per ridurre i contratti del 25 o 30%. Tra una settimana o due dovrebbe essere raggiunto un compromesso». L’emergenza sanitaria ha influenzato le finanze del club che ha molti sponsor più piccoli. «La nostra situazione non è facile, ma penso che ci siano club forti in Italia che l’hanno sentita di più. La mia azienda si occupa della vendita di indumenti da lavoro e misure di protezione dei dipendenti. Alcune operazioni si sono interrotte a causa dell’epidemia, ma le cose stanno migliorando. Abbiamo donato alcuni dei nostri prodotti, ad esempio maschere, agli ospedali. L’azienda ce la farà, e così anche la società sportiva. I nostri migliori giocatori rimangono per la prossima stagione. E per quanto riguarda gli sponsor, alcuni di loro hanno chiuso le loro attività. È un momento difficile per loro e non voglio chiamare queste persone adesso e parlare di soldi con loro. Li incontrerò con calma a giugno, quando tutto si calmerà un po’. Al momento penso che il 90% delle aziende rimarrà con noi». Molte testate sportive ipotizzano che i più grandi fuoriclasse potrebbero lasciare il campionato a causa della crisi. «Forse accadrà per Anderson, credo sia più facile perché è abituato a stare all’estero, mentre molti altri hanno famiglie in Italia e non sarebbe facile per loro trasferirsi in un paese con una cultura completamente diversa. Spero comunque che tutti rimangano in Italia. Voglio vincere trofei con la mia squadra, ma voglio anche che giochiamo i più forti rivali possibili con i migliori giocatori del mondo». Prima di questa stagione, Perugia aveva cercato a lungo un regista di classe, il candidato dei sogni era Bruno Mossa de Rezende. «Non nascondo che volevo portarlo a Perugia, ma quando ho contattato il suo procuratore ho sentito che era impossibile. È un simbolo del Brasile dove ha molti amici e dove voleva tornare». Tra i possibili candidati c’era anche Antoine Brizard del Varsavia, in occasione della partita a Perugia di champions league si è saputo che Leòn ha cercato di convincerlo a trasferirsi. «Forse ne hanno parlato, ma non ne sono sicuro. Volevamo Brizard ma non è venuto da noi per tre motivi. Quando abbiamo iniziato a parlare con il suo agente, aveva già trattative avanzate con San Pietroburgo. Lui voleva lavorare con il tecnico Sammelvuo che guida la squadra russa. E in terzo luogo i russi hanno offerto lui il doppio del denaro». Alla fine dell’intervista il numero uno del club perugino ha ammesso che nel ruolo di palleggiatori sono stati raggiunti gli accordi con Dragan Travica e Jan Zimmmermann.

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