Il valore dei social nel volley vince col basket

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Novembre 22, 2020 15:00 Updated

Il valore dei social nel volley vince col basket

I club della superlega maschile di pallavolo nei social

I club della superlega maschile di pallavolo nei social

Un articolo pubblicato sul Sole 24 Ore di oggi mette in evidenza il valore prodotto dalle interazioni su social dei club delle schiacciate. Nei social il volley coinvolge di più del basket. Se in termini assoluti i numeri di follower, engagement e contenuti pubblicati sono più alti nella pallacanestro, analizzando invece la media di questi valori la classifica si ribalta a favore della pallavolo. Insomma, l’attività social media marketing (Facebook, Instagram, Twitter e Youtube) delle squadre della massima categoria di volley ha la capacità di produrre volumi maggiori di quanto facciano quelle di pallacanestro. Il confronto tra i due sport è possibile elaborando i dati forniti dall’Osservatorio Digitale sulle attività delle 12 squadre del campionato superlega maschile nella pallavolo e delle 16 del campionato di lega serie A nella pallacanestro. In termini assoluti nel basket il numero dei follower è di 1’402’162 (+9,6% rispetto alla pallavolo a quota 1’279’642), il valore dell’engagement (cioè la capacità di un brand di creare rapporti attivi con i propri utenti stabilendo così il successo di un’attività di social media marketing) è di 1’152’368 (+16,3% a 990’830), mentre i contenuti postati sono 4’794 (+12,4% a 4’265). Se guardiamo alla media dei numeri, invece, nella pallavolo i follower per squadra sono mediamente di 106’637 (+21,7% sul basket a quota 87’635), il valore dell’engagement è di 82’569 (+14,6% a 72’023), mentre i contenuti postati sono 355 (+18,3% a 300). È dunque il confronto tra i valori medi (anziché appunto quelli assoluti) a dire che la pallavolo ha la capacità di produrre volumi maggiori di quanto faccia il basket. Andando più nel dettaglio delle singole squadre, il dato complessivo per follower vede Modena al primo posto con oltre 284mila seguaci, seguita da Civitanova Marche con 269mila, Trento con 263mila, quarta Perugia con 205mila. Sono, non a caso, le squadre con la tradizione più solida e la classifica migliore negli ultimi anni. La vera sorpresa è sul dato dell’engagement: nell’ultimo mese, al secondo posto, dopo Modena con 186mila interazioni ricevute dagli utenti, troviamo Milano con 173mila, seppure abbia un numero di follower sensibilmente più basso di Trento, Civitanova Marche e Perugia che occupano le successive posizioni. Sui contenuti pubblicati, Trento svetta nell’ultimo mese con 712 su tutti i social network gestiti, seguita da Milano con 665 e Civitanova con 619. Il primo posto nel basket, considerando tutti i social, per numero di follower è di Milano con 338mila seguaci, seguita da Sassari con 223mila. Significativamente a distanza le altre: Bologna con 111mila, Venezia con 87mila, Trento con 77mila e Varese con 68mila. Il responsabile dell’osservatorio Sandro Giorgetti spiega: «Se i club di basket producono volumi maggiori su Facebook, quelli di pallavolo lo fanno su Instagram e Youtube (irrisori per entrambi i volumi su Twitter). Ciò dimostra come la pallavolo sia più s eguita da una fascia giovane di utenti (più inclini a seguire lo sport su questi ultimi due social) e sia apprezzata maggiormente l’immagine videografica che dà di sé, spesso curata e ben rappresentata. Facebook è un social dove i club riescono di più a raccontare e a conversare approfonditamente con i loro tifosi e dunque rimane un social potente per la reputazione di un brand e dovrebbero le società utilizzarlo in modo più strutturato e con una strategia adeguata che sembra mancare in molte delle attività analizzate. Per entrambi gli sport la presenza sul web è importante per fidelizzare il tifoso e allargare la propria community, ma imprescindibile per il posizionamento del brand che nel naming porta il nome dello sponsor principale e che di conseguenza può essere premiato o penalizzato dalla reputazione e dal consenso generato. Uno sponsor attento alla propria strategia di digitai marketing terrà in debita considerazione come il suo nome venga gestito sui social, luogo di grandi opportunità ma anche di criticità se non opportunamente presidiati». Il follower o seguace è un singolo utente che ha deciso di seguire un altro utente iscritto allo stesso social media (nel caso di questa ricerca una pagina business) in modo tale da tenersi costantemente aggiornato su ciò che quest’ultimo pubblica. Mantiene lo status di follower su Instagram, Twitter, Pintereste TikTok; viene definito fan su Facebook. È invece un iscritto su Youtube. Anche questo italiano, vuol dire “coinvolgimento”. È il livello di interazione, nel social media marketing, tra utente e pagina business del brand. Si calcola, nel caso di questa ricerca, con la somma di commenti, like e condivisioni in tutti i social analizzati nel corso dell’ultimo mese. Stabilisce la capacità di un brand di creare rapporti attivi con i propri utenti. Contenuti Si definiscono post su Facebook, Instagram e TikTok; tweet su Twitter; pin su Pinterest; video su Youtube. La somma di tutto ciò viene chiamata contenuti. La ricerca stabilisce, nel corso dell’ultimo mese, quanto i brand sono stati in grado di produrre e se ne può dedurre la costanza e la capacità di programmazione.

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