Perugia primo cluster della superlega maschile

gli atleti della Sir Safety Conad Perugia di superlega maschile (foto Michele Benda)

I timori che circolavano nell’ambiente si sono manifestati, il contagio che in principio sembrava poter essere circoscritto è ora un vero e proprio cluster alla Sir Safety Conad Perugia di superlega maschile che è stata decimata dal Covid-19 e non sa quando potrà rivedere il campo. Gli esiti degli ulteriori tamponi hanno portato i conti dei block-devils a dodici atleti positivi su quattordici, soli due al momento sono salvi. Facile intuire che tra i negativi ci possa essere il capitano Aleksandar Atanasijevic che l’infezione l’aveva contratta nello scorso mese di maggio e dunque ha formato gli anticorpi. L’altro giocatore che ancora potrebbe non essere stato infettato pare essere il tedesco Jan Zimmermann. La situazione non è bella, nel massimo campionato maschile sono già saltate diverse partite che bisogna recuperare, ma la tendenza è in aumento. È un campionato che rischia di essere falsato, e non per motivi sportivi, lo sostengono in molti ed è stato ribadito anche da alcuni addetti ai lavori. La crescita dei contagi ha fatto riportare la situazione alla scorsa primavera, stimolando alcune riflessioni. Giocare a porte chiuse, creare occasioni in cui la salute degli atleti è messa in pericolo, sono aspetti che fanno venire meno l’essenza dello sport. Con quale stato d’animo si possono affrontare le partite si non con preoccupazione. La formazione perugina maschile ha già giocato una partita senza tre titolari, ma il problema è che le tempistiche per avere gli esiti dei tamponi non sono immediate e la conseguenza è di avere ulteriori rinvii. Di fronte ad un numero sempre maggiore di gare rimandate, di intasamento del calendario, e magari di match da disputare con giocatori delle giovanili, alcuni club hanno già proposto un nuovo blocco delle retrocessioni.

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