Dragan Travica: «La reazione di Perugia è un bel segnale»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Febbraio 4, 2021 11:00 Updated

Dragan Travica: «La reazione di Perugia è un bel segnale»

Travica Dragan

Dragan Travica (foto Michele Benda)

Sotto lo striscione del traguardo arriva la vittoria scacciacrisi, i fantasmi che cominciavano ad aleggiare sopra la superlega maschile sono allontanati dalla Sir Safety Conad Perugia che riesce nell’impresa di vincere in trasferta sul campo del Civitanova Marche, laddove era riuscita solo in altre quattro occasioni a trionfare, l’ultima il primo novembre del 2018. Un risultato che permette di blindare il primo posto della classifica, ma soprattutto di sconfiggere una rivale che stava per trasformarsi in questa stagione in una brutta bestia. Sono i block-devils stavolta a dare un dispiacere ai marchigiani, recuperando due volte dallo svantaggio di un set, e rimontando al tie-break da un 12-9 che già aveva fatto sentire le campane a morto a più sfiduciati. Ha avuto l’onore di chiudere la partita il centrale Fabio Ricci autore dell’ace finale: «Vittoria importante per la stagione regolare, a prescindere dal primo posto matematico era importante battere un colpo dopo la sconfitta subita domenica in coppa Italia. Dovevamo riscattarci e ripartire, ci siamo riuscito. Magari non abbiamo espresso una grande pallavolo, ma ce la siamo portata a casa e questo conta. In questa occasione siamo entrati quasi tutti e questo è importante. Ci sentiamo tutti un po’ partecipi di questa vittoria». L’analisi del centrale Sebastian Solé è come sempre molto razionale: «Avevamo ancora in corpo la delusione per la sconfitta di Bologna, è stato difficile. Anche stasera ci siamo stati sotto a tratti, ma abbiamo tirato fuori tanto coraggio ed una buona pallavolo. E alla fine è arrivata una vittoria buona per il morale e per la classifica. Ci aspettava una gara molto difficile. Siamo andati sotto ma abbiamo tirato fuori il coraggio oltre ad alcune belle azioni. Ora siamo un po’ più tranquilli. Possiamo lavorare meglio. Ritroveremo i civitanovesi tra pochi giorni in champions league. Dobbiamo continuare a stare attenti e carichi. Ci aspetta una settimana tosta». Non si è lasciato prendere dall’entusiasmo il libero Massimo Colaci che ha detto: «Era importante dare un segnale. Per noi, per la squadra, per l’ambiente. Siamo contenti. Abbiamo reagito e sofferto. Era prevedibile soffrire contro un avversario di questo livello. Sarebbe un grande errore pensare che non sia così. Quando succede bisogna saper reagire e superare i momenti delicati. È l’unica chiave per poterli battere e lo abbiamo fatto. In classifica è sempre meglio arrivare primi, pur se senza pubblico il fattore campo influirà meno. Stare lassù è un segnale molto importante anche perché a Perugia in ogni caso è sempre difficile giocare per gli avversari». Anche il palleggiatore Dragan Travica ha mantenuto un profilo basso: «Sarebbe stato meglio vincere nella finale di coppa Italia ma in quella circostanza loro hanno meritato il trofeo. È stata una partita strana, abbiamo cambiato quattro formazioni in cinque set, però abbiamo avuto pazienza, siamo stati uniti, pur se ci siamo innervositi prima di ritrovare il filo del gioco. Avevamo voglia di reagire dopo la batosta incassata domenica. Abbiamo ritrovato un decisivo punto di riferimento per noi che è Leòn, quando lui va a questi livelli per noi diventa tutto molto più facile e più fluido. Quando lui non va a questi livelli è chiaro che per la squadra diventa tutto più difficile; lui è un grande campione, è un ragazzo a cui piace lavorare e vincere. Anche lui è stanco come tutti noi. Giocare così tanto e perdere una finale non è facile da un punto di vista mentale. Ultimamente quando ci siamo incontrati loro ci hanno sempre battuto, vincere contro questa avversaria è un bel segnale che ci dà anche tanto morale in vista delle future sfide nella stagione. Siamo consapevoli di dover comunque alzare il livello e questo passa attraverso il lavoro in palestra. Nei play-off comunque ci sarà anche Trento tra le formazioni pretendenti allo scudetto, e poi ci sono le squadre che possono essere molto scomode».

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