Gino Sirci: «Perugia ora ha più alternative»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Febbraio 7, 2021 12:30 Updated

Gino Sirci: «Perugia ora ha più alternative»

Sirci Gino

Gino Sirci (foto Michele Benda)

Perdere non fa mai piacere, nemmeno se la posta in palio è irrilevante, e chiudere la stagione regolare con una sconfitta non è il massimo nemmeno per la capolista Sir Safety Conad Perugia. Ma la cosa era stata messa in preventivo dai block-devils che hanno privilegiato un turno di riposo per i loro atleti più spremuti sacrificando la gara con Monza ed archiviando la superlega maschile con una sconfitta. Da parte sua Dragan Travica non ha nascosto il disappunto: «Quando si perde non è mai bello, ci sono sicuramente tanti demeriti nostri, quando si perde dà fastidio. Potevamo fare meglio ma non so perché le cose non hanno girato per il verso giusto, bisogna fare i complimenti a Monza e pensare agli impegni continentali che avremo a metà settimana. Inconsciamente magari eravamo rilassati ma quando si scende in campo si vuole vincere sempre, chi ha giocato più e chi meno, questo accade anche nel sei contro sei durante gli allenamenti, quindi volevamo vincere anche questa ma non ci siamo riusciti. La palla è rotonda e stavolta sono stati più bravi i brianzoli che hanno meritato. Ora ci aspettano due partite complicate, specie contro Civitanova Marche che tra l’altro ha un piccolo vantaggio rispetto a noi in classifica e potrebbe arrivare avanti vincendo anche una sola partita. Questo è il bello della champions league e noi dovremo fare il massimo». Queste le parole a caldo del centrale Fabio Ricci: «Una sconfitta netta. Con la vittoria di mercoledì a Civitanova Marche ci siamo guadagnati l’opportunità di poter dare spazio a tutta la rosa. Ero consapevole che sarebbe stata dura, siamo partiti male, poi strada facendo siamo cresciuti. Peccato per quel filotto nel terzo set quando eravamo avanti che ci ha tagliato le gambe e ci ha messo fuori dal gioco. Ora arriva la champions league, un passo fondamentale da concludere al meglio, siamo consapevoli dell’importanza di queste partite. Con Civitanova Marche ormai giochiamo spesso, ci conosciamo bene ed entrambi vogliamo conquistare il primo posto nel girone, sarà partita vera». Alla fine del girone di ritorno anche il presidente Gino Sirci ha espresso il suo pensiero: «Contro Monza ci è ovviamente mancato il ritmo dato che Heynen ha optato per un ampio turnover, non siamo stati all’altezza. Atanasijevic ha alternato cose buone ad altre meno, alcune palle le ha attaccate nella maniera giusta ma deve ritrovare il ritmo. Mancano due mesi e mezzo alla fine del campionato, e spero torni ad essere il giocatore che conosciamo. Ha subito un’operazione al tendine, poi ha avuto il Covid, dobbiamo sperare che torni ai suoi livelli perché ci serve. Lui è il nostro piano A, Ter Horst è il piano B, ed ora c’è anche Maciej Muzaj. Il polacco è in arrivo ma avrà ovviamente bisogno di ambientarsi. Adesso comunque arriva la tre giorni europea con i turchi di Izmir di nuovo assenti, e la gara decisiva in programma mercoledì contro Civitanova Marche. Vorrei che restituissimo la cortesia ai marchigiani che ci hanno battuto nella bolla francese di Tours. Sono uno squadrone, come lo siamo noi, ci giocheremo la testa della classifica». Tra le fila avversarie gli occhi erano puntati sull’ex Filippo Lanza che ha avuto una rivincita personale: «La partita è stata particolare. Perugia ci ha fatto un bel regalo facendo giocare le seconde linee. Ne abbiamo approfittato e ora possiamo sognare il quarto posto, poi nei play-off dovremo giocare al massimo sempre. In un campionato dove, a parte le prime due, c’è stato molto equilibrio, il nostro percorso è stato ostico. Partite perse, il cambio di allenatore e una presa di coscienza del potenziale del sestetto che ci ha portato a ottenere risultati importanti. Dopo le vittorie con Perugia e Piacenza dell’andata ci si aspettava qualcosa di più. Monza aveva bisogno di responsabilizzarsi per ottenere i risultati. La mia è stata una stagione molto particolare, una situazione difficile a Perugia e una scelta che ho dovuto accettare. Ringrazio Monza di avermi aspettato ed avermi dato la possibilità di farmi valere nella superlega maschile in cui ho ancora tanto da dare. In una società giovane, non c’erano le pressioni del grande club e con la testa libera mi sono espresso al meglio. La decisione sul futuro la prenderò più in là, ora voglio godermi il momento e giocare le mie carte per Tokyo, quello era il mio pensiero principale, bruciare le possibilità di vivere un’altra Olimpiade per decisioni non mie sarebbe stato terribile».

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