Marco Brozzi: «San Giustino ripartirà più voglioso che mai»

Marco Brozzi (San Giustino) presidente
Marco Brozzi

Aveva promesso che avrebbe parlato a fine campionato ed è stato di parola Marco Brozzi, presidente del San Giustino Volley, realtà della pallavolo femminile umbra che si è messa subito in evidenza lottando fino all’ultimo punto per una promozione in B2 sfumata sul filo di lana, anche se all’interno dello staff dirigenziale biancazzurro regna la consapevolezza di aver disputato una stagione eccellente a tutti i livelli, non soltanto quindi con la formazione maggiore. Il progetto dell’estate 2013 ha già avuto concreta realizzazione e andrà avanti più forte che mai, anche se la finale dei play-off della serie C ha lasciato una punta di amaro, ma sentiamo il presidente in presa diretta. Dovesse dare un voto o un giudizio alla squadra per il campionato disputato, come si esprimerebbe? «Do sicuramente un 10: è mancata solo la lode, che le ragazze e il tecnico avrebbero senza dubbio meritato, però ricordiamoci sempre che era il nostro “anno zero”, per cui partire e raggiungere la finale in un campionato nel quale almeno quattro/cinque squadre si erano attrezzate per ambire alla promozione, rimane comunque un buon risultato per una matricola». Quanto brucia l’aver mancato la promozione dopo essere arrivati a un solo punto da essa e aver usufruito di sei ghiotte opportunità senza sfruttarne una? «Fa male: avere la consapevolezza di essere arrivati a un punto dal realizzare un sogno fa male, ma ci servirà da molla per ripartire più carichi e vogliosi di prima». Ha vinto realmente la squadra più meritevole? «Chi vince ha sempre ragione: le due squadre hanno dimostrato di saper lottare alla pari per tutto il campionato, poi alla fine hanno prevalso loro e quindi onore al Monteluce». Un Monteluce più completo e omogeneo a livello di squadra, un San Giustino trascinato semmai dalle individualità. Giusta l’analisi? «Senza dubbio loro, se togliamo la centrale Pero (peraltro ottima giocatrice), sono oramai quattro anni che giocano insieme; giocoforza, sono più squadra. Per ciò che riguarda noi, essendo le nostre giocatrici insieme da appena un anno e avendo avuto durante l’arco della stagione lunghi periodi nei quali ci sono mancate tante titolari, l’amalgama perfetto alla fine non si è creato». Cosa ha da rimproverare alla squadra? «Sarebbe facile dire una di quelle sei palle. In realtà, niente di che: abbiamo vissuto un anno particolare e ricco di soddisfazioni, questo anche in gran parte per merito della squadra, che mi preme ringraziare in modo particolare». E cosa bolle in pentola per la prossima stagione? «Adesso ci prendiamo dieci giorni di tempo per disintossicarci, poi valuteremo il da farsi». Dia ora un voto o un giudizio alla stagione più complessiva della società, che non ha soltanto la formazione maggiore. «Come presidente, mi sento in dovere di fare un plauso a tutto lo staff societario: abbiamo creato veramente un gruppo sano e propositivo e i risultati delle squadre giovanili, dall’ottimo piazzamento della rappresentativa di Prima Divisione Green fino alla palla rilanciata, hanno prodotto risultati sia sportivi che umani di grosso spessore. Non dimentichiamo poi che abbiamo raggiunto la soglia dei 180 tesserati». San Giustino punto di rifermento, in prospettiva, per il volley femminile? «È uno dei nostri obiettivi: nel giro di qualche anno, vorremmo diventare il fulcro dell’attività di settore in Alta Valle del Tevere».
(fonte San Giustino Volley)