Per la Perugia delle donne è sempre più crisi nera

By Pianeta Volley Febbraio 10, 2020 13:00 Updated

le ragazze della Bartoccini Fortinfissi Perugia di serie A1 femminile in campo (foto Maurizio Lollini)

Rimonta da urlo, così è stata definita la vittoria dell’anticipo di serie A1 femminile ai danni della Bartoccini Fortinfissi Perugia che resta penultima in classifica ma scivola a meno sei dalla rivale Filottrano che occupa la posizione salvezza. Si può ben dire che le magliette nere non abbiano imparato la lezione, infatti si sono nuovamente illuse, come già successo all’andata, riuscendo a controllare con autorità la prima parte di gara, per poi allentare la presa e venire rimontate, con tanto di beffa sul finale. Una sconfitta indigesta, la quindicesima della stagione, che non scrive ancora la parola fine sul campionato ma lo complica ulteriormente. Le sei le lunghezze di ritardo dalle marchigiane possono essere certamente colmate quando mancano otto giornate, ma ora le ragazze dell’allenatore Fabio Bovari sono con le spalle al muro e non possono più sbagliare. Troppe le occasioni gettate al vento, con una squadra che dà spesso l’impressione di poter andare a punti, ma che immancabilmente si rivela fragile a livello mentale. Manca l’istinto killer e ormai si è capito che la massima categoria non perdona, neppure le squadre che paiono avere una qualità minore si arrendono facilmente. Il mese cruciale adesso continuerà con il turno infrasettimanale proibitivo di mercoledì a Busto Arsizio, poi ci saranno una serie di appuntamenti abbordabili. Prevedibile dunque un turnover, peraltro mai mancato sino ad oggi, per far rifiatare alcune atlete e tenere in corda altre in preparazione alla gara del 16 in casa con Bergamo, quella del 23 a Brescia, e quella del 26 in casa con Caserta. Tre delle squadre che occupano le ultime posizioni della graduatoria. Ci sarebbero i tempi per poter rinforzare ulteriormente la squadra ma la dirigenza ha perso il momento buono e non pare voler tornare adesso sul mercato. Concentrarsi sulle avversarie è dunque l’unica via, anche perché la matematica tiene ancora accese le candele della speranza.