Perugia vende cara la pelle ma la coppa va a Civitanova
Non riesce la tripletta storica in coppa Italia alla Sir Safety Conad Perugia che mostra di avere la maturità giusta per affrontare i grandi appuntamenti ma non gioca la sua miglior partita. I block-devils sono costretti alla resa ancora dalla Lube Cucine Civitanova che resta la concorrente più pericolosa per la corsa allo scudetto e alla champions league. Una gara nella quale si è evidenziata in maniera prepotente la forza mentale dei cucinieri che arricchiscono la propria bacheca. Una superlativa prestazione di Wilfredo Leòn non è bastata stavolta a contrastare gli acerrimi nemici che sono stati più concreti nella correlazione muro-difesa. Heynen schiera Ricci tra i titolari al centro, preferendolo a Russo (23 anni compiuti proprio oggi). Si comincia con botte e risposte di potenza inaudita e punteggio che rimane incollato sino al secondo turno di battuta di Leòn (avrà il 71% in attacco) che infila due ace (12-15). La reazione di Juantorena porta a stretto contatto ma sulla battuta di De Cecco c’è un nuovo allungo (15-19). Non ci sono altri rovesciamenti e un attacco difficilissimo di Lanza porta al vantaggio. Si ricomincia con estremo equilibrio, l’impressione è che i civitanovesi fatichino un po’ di più in attacco ma col muro riescono a farsi valere (13-11). Mossa de Rezende in regia è più preciso e mette sempre i compagni in condizione di far male (19-16). Nel finale c’è il cambio di marcia ed il sorpasso operato da Leòn (21-22). Allo sprint però Juantorena è micidiale ed Anzani pareggia. Nel terzo periodo sono i colpi di Leòn (ancora 86%) a mandare in fuga i bianconeri che avanti di tre vengono ripresi e superati grazie alle difese impermeabili di Marchisio (14-13). Atanasijevic soffre e l’inerzia continua con i muri di Simon che creano la spaccatura (23-19). Mischia le carte del mazzo Perugia inserendo Plotnytskyi, Russo e Zhukouski e recuperando (24-23). La palla dell’aggancio è sprecata e Juantorena punisce siglando il due a uno. La quarta frazione comincia con Plotnytskyi al posto di Lanza e, di conseguenza, Russo al posto di Podrascanin. Perugia va avanti di due ma viene ripresa sul 10-10. Si rivede la battuta perugina ed Atanasijevic trova i colpi per accelerare (11-14). Qualche problema in ricezione rimette in asse sul 19-19, l’ace di De Cecco e gli affondi di Atanasijevic tengono il pallino in mano ma le difese di Balaso offrono la possibilità di mettere la freccia con Leal e Bieniek (24-22). Due palle-match sono annullate, ai vantaggi le occasioni di chiudere le hanno entrambe, dopo aver annullato nove palle match decisivo è il muro di Leòn spostato davanti a Juantorena per sbarrargli la strada. Al tie-break inizio pessimo con i muri marchigiani invalicabili (7-3). Dopo l’inversione di campo rientrano in campo Lanza e Podrascanin ma il gap permane (12-8). Ci sono cinque palle-match consecutive e stavolta Perugia non riesce nel miracolo.
CUCINE LUBE CIVITANOVA – SIR SAFETY CONAD PERUGIA = 3-2
(21-25, 25-23, 25-23, 34-36, 15-10)
CIVITANOVA MARCHE: Leal 23, Juantorena 28, Simon 15, Rychlicki 13, Anzani 5, Mossa de Rezende 2, Balaso (L1), Diamantini 7, Bieniek 1, Kovar, Massari, D’Hulst, Marchisio (L2). N.E. – Ghafour. All. Ferdinando De Giorgi e Nicola Giolito.
PERUGIA: Leòn 30, Atanasijevic 18, Podrascanin 9, Lanza 8, Ricci 4, De Cecco 3, Colaci (L1), Plotnytskyi 7, Russo 5, Piccinelli, Taht, Zhukouski. N.E. – Hoogendoorn, Biglino (L2). All. Vital Heynen e Carmine Fontana.
Note – Spettatori 8’952.
Durata dei set: 42’, 31’, 34’, 50’, 17’.
Arbitri – Giorgio Gnani (FE) e Stefano Cesare (RM).
LUBE (b.s. 26, v. 6, muri 14, errori 7).
SIR (b.s. 20, v. 7, muri 11, errori 6).