Isabella Di Iulio: «Bisogna guardare oltre le difficoltà»

Di Iulio Isabella
Isabella Di Iulio (foto Maurizio Lollini)

È tornata in Umbria dopo le stagioni con Nocera Umbra e Trevi. Per la giocatrice di origine abruzzese Isabella Di Iulio (classe 1991) la passione per la pallavolo inizia da bambina: «Mia mamma giocava a pallavolo ed anche mia sorella, sono cresciuta tra la palestra del mio paese e il muro di casa. L’Umbria l’ho iniziata a scoprire i miei primi due anni fuori di casa. Ho ricordi legati di più alla mia adolescenza e alla scuola perché ho preso la maturità proprio a Foligno. Di Perugia ho ricordi invece legati più a mia sorella che ha giocato nella Sirio e ricordo che tante volte ci sono venuta. L’Umbria è una terra meravigliosa. Mi sarebbe piaciuto diventare archeologa, la vita però mi ha portato su di un’altra strada e mi sono laureata in Scienze Motorie, ora studio management dello sport e delle attività motorie. La pallavolo è uno disciplina dalle mille sfaccettature, non è scontato e mi regala emozioni. Il momento più bello vissuto su di un campo da pallavolo sicuramente è stato cantare l’inno d’Italia prima di una gara, mai mi sarei aspettata una convocazione in nazionale. Di momenti difficili ce ne sono ma l’importante è trovare il modo di affrontarli ed andare avanti».