
Rientrata dalla prima trasferta internazionale con una vittoria colta in Francia nella seconda giornata di champions league, è tornata oggi al lavoro la Sir Safety Conad Perugia. La concentrazione è altissima perché i block-devils domenica devono disputare l’ultima giornata del girone d’andata di superlega maschile che prevede la super sfida in casa del Civitanova Marche. Un match che Nikola Grbic ed il suo staff prepareranno, come ormai consuetudine, con molta attenzione sotto l’aspetto tecnico-tattico. Prima e seconda della classifica si scontrano, in palio il simbolico titolo di campione d’inverno che varrà comunque come testa di serie nella griglia dei quarti di finale per la coppa Italia. La graduatoria vede ad oggi Perugia avanti di tre punti (con una vittoria in più). Ai bianconeri servono pertanto almeno due set (e quindi anche una sconfitta 3-2) per chiudere l’andata al comando. Una vittoria piena dei marchigiani porterebbe al contrario al sorpasso, con le due squadre che finirebbero appaiate come punti e numero di vittorie, ma con i bianconeri che avrebbero la peggio nel quoziente set. Questo il pensiero del centrale Fabio Ricci: «Arriviamo al giro di boa del campionato con una gara di grande fascino e molto difficile a Civitanova dove ci giocheremo anche il primo posto del girone d’andata. Si affrontano la prima e la seconda della classe, penso che ci sarà grande spettacolo ed è superfluo dire che ci aspetta un match complicato contro un avversario pieno di grandi campioni. Veniamo entrambe dalla trasferta infrasettimanale continentale, il tempo per preparare il match è poco. Noi siamo in buona condizione e naturalmente daremo il 100% per portare a casa la partita». I civitanovesi arrivano alla sfida di domenica dopo aver chiuso il mondiale per club al secondo posto, e dopo la vittoria di mercoledì in champions league a Maribor. Qualche dubbio di formazione, le condizioni di Juantorena e Zaytsev sono da verificare, ma lo stato di forma degli altri è eccellente. Perugia se la dovrà giocare con le sue armi migliori, quindi con la battuta (non solo in termini di punti diretti, ma anche cercando di rendere quanto più possibile scontato il gioco d’attacco avversario) ed in generale con tutta la fase break, dove i bianconeri hanno più volte dimostrato di saper lavorare con profitto tanto con il muro-difesa (primi per numero di muri realizzati in totale ed in base ai set disputati) che con il contrattacco.