
La stagione agonistica procede, si fa per dire, di rinvio in rinvio, tante le gare che slittano, ma ora cominciano pure ad essere cancellate. Lo avevamo detto che le norme di gioco della champions league erano molto pericolose, non prevedendo possibilità di rimandare le partite. Stavolta ha detto bene alla Sir Sicoma Monini Perugia che giovedì non scenderà in campo a causa delle positività al virus riscontrate tra i francesi del Cannes che non prenderanno parte alla trasferta nella competizione continentale. In questo caso i block-devils avranno partita vinta per tre a zero, con il punteggio migliore (25-0, 25-0, 25-0), aumentando di conseguenza le possibilità di arrivare primi nel girone. Una partita che, con molta probabilità, non sarebbe stata dall’esito incerto pur con le due squadre a ranghi completi, e per questo il risultato acquisito a tavolino non cambia molto la situazione. Se però ci si ferma ad immaginare le conseguenze che avrebbe potuto avere a parti invertite, allora si capisce del rischio che si corre di questi tempi. L’investimento milionario effettuato dai grandi club, come quello presieduto da Gino Sirci, possono andare in fumo in un attimo se la squadra rileva dei contagi al momento sbagliato. Va ricordato che il regolamento della Cev concernente le coppe europee impone di giocare in ogni evenienza le gare in calendario, indipendentemente dal numero di atleti positivi. Ad una squadra, dunque, basta essere in sei per poter scendere in campo. Nel caso in questione relativo alla quarta giornata della fase a gironi, i transalpini forse avrebbero potuto anche affrontare il viaggio e provare a giocare domani, ma siccome sono ultimi della classifica e con zero speranze di potersi qualificare alla fase dei play-off, hanno preferito evitare di peggiorare la loro situazione, temendo un cluster all’interno del gruppo squadra. Perugia se l’era vista brutta nella gara di Istanbul, quando dovette rinunciare a quattro pedine (Colaci, Mengozzi, Piccinelli e Solé). Fatti i debiti scongiuri, la dirigenza bianconera, tiene alta la guardia e spera che tutto proceda per il meglio.