Anastasia Guerra: «Perugia deve provarci fino in fondo»

Guerra Anastasia (cera)
Anastasia Guerra (foto Maurizio Lollini)

La clessidra del campionato sta giungendo agli sgoccioli, manca una giornata per completare il girone di ritorno e concludere la stagione regolare della serie A1 femminile. Per chi come la Bartoccini Fortinfissi Perugia deve recuperare ancora una partita ne mancano due, ma il tempo rimanente è lo stesso. Entro sabato sera tutte le gare dovranno essere concluse e così le magliette nere si troveranno a giocare due partite ravvicinate, giovedì in casa contro Novara e sabato a Casalmaggiore. Ci si avvicina al doppio appuntamento con un’altra sconfitta, quella maturata con Cuneo, che a livello psicologico pesa parecchio. Vuole guardare avanti la schiacciatrice Anastasia Guerra: «Ciò che importa è il risultato finale, sabato sera siamo mancate nei momenti salienti, a mio parere credo che ci voglia un po’ più di carattere, più voglia di conquistare punti e di crederci. A questo punto della stagione un po’ di insicurezze ci sono, non si può negarlo, io però ci credo ancora fortemente, pensiamo positivo per la prossima partita. Io da inizio stagione penso che non bisogna guardare chi c’è dall’altra parte quanto a noi, siamo noi le avversarie di noi stesse. Abbiamo qualche giorno per ricaricare le batterie ed affrontare Novara. Dovremo entrare in campo e provarci, dovremo essere sfrontate ed avere l’atteggiamento di chi non ha nulla da perdere». Anche il tecnico Luca Cristofani ha fatto una analisi lucida: «Ci manca l’attaccante risolutivo che nel momento decisivo mette giù la palla. Capita spesso che commettiamo errori in battuta o in attacco, spiace perché abbiamo giocato una partita alla pari ma poi sono sempre gli episodi a penalizzarci. Come è successo anche a Firenze gli episodi non li giriamo mai a nostro favore, se succede una o due volte è una coincidenza ma dopo diventa una costante. In allenamento le cose riescono, ma sono situazioni senza stress e credo siano situazioni neppure troppo allenabili, bisogna vivere il momento e superarlo per metabolizzarlo e ripeterlo. È successo veramente troppe volte che abbiamo commesso errori nei momenti decisivi, anche stavolta consultando i tabellini non siamo andati male ma quando contava non abbiamo fatto il punto. La polacca Galkowska deve prendere ancora la mano ed abituarsi al campionato, sta prendendo ritmo, speriamo che ci dia una mano adesso che conta. Il calendario non ci ha aiutato, alla fine avremo giocato dodici partite in quaranta giorni, le ultime due gare saranno disputate nel giro di quarantotto ore, avremo anche un roster ristretto, ad ogni modo una squadra che vuole salvarsi deve trovare energie per affrontare anche questo».