
Arriva la sconfitta nel momento più delicato della stagione a riportare sul pianeta terra la Sir Sicoma Monini Perugia. È ancora Trento a costringere i block-devils a rincorrere nel derby italiano, così come era accaduto un anno fa. La terza partita persa dell’annata agonistica, se si eccettua la supercoppa italiana che è sempre un torneo particolare, matura ancora al quinto set. Un dato che indica nella squadra bianconera la capacità di lottare sempre sino alla fine, anche quando le cose non girano in maniera ottimale. Di certo in questo mercoledì europeo le cose non sono andate troppo bene, ma il merito deve essere anche attribuito agli avversari che hanno giocato una gara esemplare. Non è proprio un’eresia dire che meglio di così i dolomitici non possano fare, e che ripetere tale prestazione non sarà per loro facile. Tutto ciò permette di pensare in maniera fiduciosa alla gara di ritorno della prossima settimana, anche se vincere in trasferta non sarà impresa semplice. Il bilancio con la stessa avversaria, d’altronde, resta in favore degli umbri che hanno vinto quattro volte e perso tre dalla scorsa estate. Non si è fasciato la testa il libero Massimo Colaci (nella foto) che ha offerto una prestazione magnifica: «Si sono affrontate due squadre di altissimo livello, con caratteristiche differenti ma che si equivalgono. La partita si è giocata sul filo dell’equilibrio punto dopo punto. È stata una partita bellissima, loro sono stati bravi a sfruttare qualche occasione in più, tutto qui. Ci aspettavamo una gara combattuta, speravamo in un risultato diverso ma questa è una semifinale di champions league. Adesso dobbiamo andare a vincere a Trento e poi, eventualmente, pensare al golden set. Sarà ancora più difficile, ma abbiamo tutte le carte in regola per potercela fare». Anche il centrale Sebastian Solé ha espresso il suo parere: «Alla fine è arrivata una sconfitta e la soffriamo, ma credo che abbiamo raccolto un punto importante, che sembrava perso e che tiene i giochi ancora aperti. Siamo stati bravi perché stavano giocando bene ed era difficile tenerli, ci stavano mettendo pressione e poteva finire anche peggio. La prossima settimana dobbiamo andare in casa loro a caccia della vittoria». La chiosa finale è del tecnico Nikola Grbic: «Hanno giocato una grande partita i trentini, sono una squadra forte e non scopriamo l’acqua calda. Non siamo sorpresi, credo che come spesso capita nelle sfide di alto livello gli episodi fanno la differenza, nel primo set i tre ace sulle righe, nel terzo eravamo avanti e ci hanno ripreso con grande gioco, muro, difesa e contrattacco. Come dicevo iniziato il periodo delle finali, bisogna pensare ad una partita alla volta. Ora c’è gara-due con Cisterna, poi penseremo a cosa dobbiamo fare a Trento. Non sarà facile ma di situazioni ribaltate ce ne sono state tante e ci proveremo».