Antonio Bartoccini: «Perugia ora pensa al futuro»

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Antonio Bartoccini (foto Maurizio Lollini)

Pur con le complicazioni dovute ai recuperi è andata in archivio definitivamente un’altra stagione per la Bartoccini Fortinfissi Perugia. C’è soddisfazione per aver centrato la salvezza in serie A1 femminile, garantendosi per il terzo anno consecutivo la permanenza nella massima categoria. Le aspettative erano ben altre, ma visto che le magliette nere si sono trovate per gran parte del tempo in zona retrocessione, ottenere questo traguardo deve essere inteso come un successo. Lo conferma il presidente Antonio Bartoccini che ha dichiarato: «Abbiamo finalmente tirato un sospiro di sollievo, tutta l’annata è stata particolare, eravamo sempre lì, giocavamo bene, ma all’ultimo ci mancava spesso un centesimo per fare un euro. La potenzialità la vedevamo ma non riuscivamo ad esprimerla pienamente, c’è il rammarico di non aver sfruttato tutto il lavoro che è stato fatto da inizio stagione con grande pazienza e con grande dedizione. Anche quello appena trascorso è stato un anno complicato, quando i risultati non arrivano ma tu sai che potresti realizzarli, ti senti snervato. La partenza di Diouf ci ha un po’ destabilizzato anche se vediamo alla fine è stata salutare per la classifica, i numeri dicono questo. Pensavamo che il suo desiderio di riscatto fosse la chiave per poter disputare una bella stagione, purtroppo non è andata come speravamo. Abbiamo dovuto giocare dieci partite in quaranta giorni e la polacca Galkowska, ultimo acquisto di metà stagione, non ha potuto essere schierata nei recuperi per via di un regolamento che ritengo folle. Ringrazio Havelkova che è stata la nostra prima atleta di nome che è venuta a Perugia, abbiamo imparato tanto da lei e siamo cresciuti come società sportiva, una giocatrice seria e preparata, a lei faccio un grande augurio per il futuro. Credo che il nostro club abbia fatto diversi passi avanti, se devo individuare un aspetto da migliorare l’unica cosa che ci manca è un po’ di pubblico. A Perugia non c’è una sovrapposizione di spettatori tra maschile e femminile, gli amanti della pallavolo sono differenti, questo per noi significa non avere incassi da botteghino interessanti in relazione al budget. Di sicuro le donne attraggono meno rispetto agli uomini, è un dato di fatto. In settimana ci incontreremo con il consiglio d’amministrazione, dovremo decidere cosa vogliamo fare e poi penseremo al mercato. Credo che Cristofani sia difficile che possa essere confermato. Le squadre più importanti sono già definite al 90% e anche noi ci dobbiamo muovere».