Quando sale l’importanza della posta in palio, aumenta la tensione, si amplia l’emotività e cresce il nervosismo. Se poi la sfida è di quelle storiche, dove la rivalità è ormai degna di un derby, tutto è ulteriormente amplificato. Inevitabile, dunque, che la vittoria di una squadra sulla nemica giurata sia accompagnata da una massiccia dose di scherno e di piacevole sarcasmo. Se poi i fatti che hanno preceduto lo scontro hanno acuito le divergenze, la soddisfazione che si prova è ancora maggiore. Di certo non è mancata la creatività nella serie di semifinale tra Perugia e Modena, con gioie e delusioni che si sono alternate alle vittorie e alle sconfitte, ma è chiaro che alla fine, come dice il proverbio, ride bene chi ride ultimo. A ridere di gusto sono i tifosi, i supporter e gli sportivi in genere di fede bianconera che hanno sempre mantenuto un certo aplomb, sostenendo la propria squadra in trasferta ed in casa, inghiottendo anche dei bei rospi, e subendo anche gli insulti avversari. Ma siccome la vita è un cerchio, alla fine tutto si è ritorto contro i gialloblu, perfino la fazione storica della tifoseria ha sbeffeggiato il proprio club che dopo aver fatto investimenti faraonici è uscito a mani vuote da tutte le competizioni, completando un’annata disastrosa e da dimenticare. Perché nello sport, a volte si vince e a volte si perde.
