Andrea Anastasi: «Perugia mi ha convinto»

Anastasi-Sirci
Andrea Anastasi e Gino Sirci

L’inizio del mese di luglio è una giornata torrida ma la temperatura era ancor più alta nella sala riunioni del palasport di Pian di Massiano dove è stato presentato il nuovo allenatore della Sir Safety Conad Perugia che sarà il condottiero della undicesima stagione nel campionato di superlega maschile. Ad accompagnare il nuovo allenatore anche diversi dirigenti bianconeri che hanno fatto da cornice all’importante appuntamento trasmesso, non senza qualche problema tecnico, in diretta streaming. Ad aprire gli interventi è stato il presidente Gino Sirci che ha detto: «Siamo contenti di fare questa presentazione perché dopo tre anni di inseguimento finalmente abbiamo trovato libero Anastasi. Secondo me l’esperienza ventennale da allenatore è quello che ci serviva. Un coach che ha vinto a livello di club e di nazionali. Appena girata la voce mi sono arrivate delle congratulazioni dal mondo della pallavolo che conta. È una persona competente ma anche ben disposta e sorridente, queste caratteristiche sono importanti e sarà un ottimo rappresentante della squadra. Ci vuole sempre una persona che è abile nelle relazioni, e con le sue buone maniere può essere un ottimo rappresentante del collettivo. Spero che il futuro sia ricco di soddisfazioni, gli allenatori cercano le vittorie ma anche i club vogliono conquistare i trofei che sono il giusto ritorno agli investimenti. I successi, però, non sono tutto, la cosa più importante è far vedere che sei al massimo livello, che hai un comportamento corretto, che hai un pubblico che non offende gli avversari. Abbiamo vinto qualcosa e siamo stati protagonisti nelle altre competizioni, questo è già un motivo di orgoglio per noi. Certo, potevamo vincere di più, abbiamo ingaggiato il nuovo allenatore proprio per conquistare altri trofei ed incrementare la bacheca. Speriamo di vincere e dare soddisfazioni a tutti quelli che ci seguono». È stato poi il turno del tecnico di origine lombarda Andrea Anastasi che ha aggiunto: «Ringrazio il presidente per la fiducia. La sfida che abbiamo davanti è importante, complicata e stimolante. Tornare in Italia dopo tanti anni è un piacere ma non era una priorità. Sono tornato per essere a Perugia, che è un club di primissimo livello, non perché mi mancava l’Italia. Un allenatore deve fare delle scelte importanti di lavoro e non deve essere vincolato da legami affettivi o di territorio».