
Di domenica 7 maggio va presa la vittoria e la qualificazione alla finale dei play-off per il quinto posto, la Sir Safety Susa Perugia sa bene che questa era la cosa importante. Ma ciò che resta è anche una riflessione, non può mancare infatti una punta di amarezza per aver visto terminare la stagione ad un grande club senza praticamente nessuno dei suoi campioni in campo. Ognuno faccia i suoi conti ma certo questo voler far giocare per forza una coda di campionato per assegnare un posto per la coppa continentale meno importante, è qualcosa di molto opinabile. Se poi si guarda oltre la rete, e si vede uno della generazione di fenomeni come Giani che ha chiuso la sua parentesi nella panchina gialloblu, salutando la sola dozzina di tifosi venuti in trasferta, non si può provare un po’ di dispiacere. Nel frattempo, è praticamente arrivato ai saluti anche il tecnico Andrea Anastasi, destinato alla panchina di Piacenza, e tornato a parlare del suo esonero: «Mi dispiace che non sarò più a Perugia, ho allacciato un bel rapporto con la città e con i giocatori, queste sono le regole del gioco e se uno fa l’allenatore deve essere preparato ad evenienze come questa, altrimenti deve cambiare mestiere. Sono felice di aver fatto questa esperienza, abbiamo vinto tanto e in quindici giorni perso tanto, sono state due settimane decisive per la conclusione del mio rapporto, resta il fatto che sono contento di aver allenato questa squadra. Non abbiamo avuto un confronto col presidente Sirci, lui è un tipo sanguigno, perciò lo capisco e lo rispetto».