Sebastian Solé: «Perugia dovrà capire il momento»

Solé Sebastian (spalle)
Sebastian Solé

Scorrono lentamente le giornate nella pausa estiva, specie per i club che hanno completato le operazioni di mercato, tempo di godersi un po’ di meritato riposo alla Sir Safety Susa Perugia. C’è anche qualche giocatore che, terminata la stagione sportiva, non ha più impegni con la nazionale ed ha deciso di passare le ferie circondato dall’affetto dei suoi cari in quella che è ormai diventata a tutti gli effetti la sua seconda casa. Il centrale argentino di passaporto italiano Sebastian Solé parla del futuro: «Sto bene a Perugia, la mia famiglia anche, i bambini crescono, qui si vive e si lavora bene. È il mio quarto anno in città, ho avuto grandi momenti ed altri meno, ma ci sta nello sport. La gente però è sempre molto carica, gioisce con noi per le vittorie, magari si arrabbia quando le cose non vanno bene, ma anche questo rientra nella logica delle cose, siamo noi i primi ad essere arrabbiati quando si perde. Sto seguendo un programma di lavoro con il nuovo preparatore atletico (Sebastian Carotti, ndr) che ho avuto quattro anni nella nazionale argentina e che conosco praticamente da quando ho iniziato a giocare a pallavolo a Rosario. Sto facendo un po’ di pesi, del lavoro aerobico e farò anche un po’ di beach volley per tenere in moto i muscoli in vista dell’inizio della prossima stagione. Nella prossima stagione la squadra più o meno è la stessa ed è forte. È una cosa positiva, ci conosciamo bene e possiamo lavorare insieme su quello che ci serve. Lorenzetti lo conosco, l’ho già avuto come tecnico. Conosce la pallavolo come pochi, ha un bel metodo di lavoro e sicuramente, una volta conosciuto più approfonditamente i giocatori, metterà la sua impronta sulla squadra. Dovremo lavorare duro con pazienza e tranquillità e capire i momenti, cosa che negli ultimi anni ci è mancata. La stagione è lunga e dovremo lavorare con la consapevolezza che il finale di stagione è fondamentale».