
Una nuova avventura è alle porte, il conto alla rovescia sta scandendo le giornate che mancano al fischio d’inizio della massima categoria di pallavolo. È cominciata con la seduta in palestra pesi del mattino la terza settimana di preparazione al campionato di superlega maschile per la Sir Susa Vim Perugia. Consueta routine di questa fase per i block-devils che alterneranno ancora oggi e nei prossimi giorni lavoro fisico in sala pesi e sul campo agli ordini del preparatore atletico Carotti, ad attività tecnica e tattica seguendo le direttive di coach Lorenzetti e del suo staff. La squadra ha ripreso possesso del palasport di Pian di Massiano, dopo la parentesi dei campionati europei. A raccontare lo stato dell’arte, soprattutto sotto il profilo atletico, è proprio Sebastian Carotti: «Per prima cosa ho visto stamattina i ragazzi contenti di essere tornati a lavorare nella sala pesi del Pala-Barton. Parlando del lavoro svolto, dopo due settimane con aspettative alte i ragazzi sono riusciti a fare un bellissimo lavoro ed io personalmente sono molto contento di come tutti lo hanno svolto in modo sistematico e progressivo. Tutti lavorano con responsabilità e crescono giorno dopo giorno e questo è un vantaggio per me e mi consente di programmare con tranquillità. Sono contento anche di come si sono presentati al raduno. Sono stato in contatto con loro durante l’estate, hanno sviluppato un lavoro importante e sono arrivati a Perugia pronti ed in forma per poter iniziare la preparazione. Mi hanno sorpreso i giovani che sono aggregati con noi. All’inizio erano giustamente un po’ disordinati nel lavoro in sala pesi ma ora, dopo due settimane, hanno fatto una bella crescita. Gli altri li conoscevo tutti tranne Wassim Ben Tara al quale vedo piace molto lavorare fisicamente, per cui di loro non sono sorpreso, ma piuttosto contento di come lavorano. Insomma, devo dire che le prime due settimane vissute insieme sono state davvero molto buone. Sono sempre venuto come avversario qui a Perugia, la mia prima partita in Italia è stata qui, tranne l’anno del covid, ho curiosamente sempre finito la stagione al Pala-Barton. Sono molto contento adesso di essere qui e lo è anche la mia famiglia. Sono molto concentrato sul lavoro, vengo al palazzetto tutti i giorni per i ragazzi, pianifico l’attività e penso sempre a loro per farli arrivare in forma all’inizio, durante ed alla fine della preparazione, perché siano forti ed esplosivi. È una mia responsabilità e mi sento in grado di affrontarla».