Angelo Lorenzetti: «A Perugia serve cultura del bagher»

Lorenzetti Angelo
Angelo Lorenzetti (foto Michele Benda)

Per la seconda volta in questa stagione gli amanti delle schiacciate hanno visto compiere una rimonta sensazionale alla Sir Susa Vim Perugia. Sotto due a zero, come accaduto nella finale di supercoppa italiana contro Civitanova Marche, i block-devils hanno cambiato marcia e strozzato l’urlo in gola a Piacenza. Un risultato incredibile, poiché ottenuto non offrendo proprio una gran prestazione tecnica, ma con grande carattere. Al tie-break i bianconeri annullano tre palle-match, e vincono con due muri consecutivi del centrale argentino Sebastian Solé che ha detto: «Partenza brutta e diverse imprecisioni e questo dobbiamo migliorarlo. Poi sotto due a zero abbiamo fatto una bella rimonta con pazienza e qualità ed abbiamo vinto una partita che è stata davvero molto difficile. Però, aldilà della vittoria che nasconde un po’ la situazione, ci sono tante piccole cose da sistemare». Anche l’esperto alzatore Simone Giannelli si è mostrato sereno: «Sono felice perché vincere per la seconda volta dopo aver giocato due set in cui non siamo entrati in partita è incredibile. Molto demerito nostro inizialmente, dobbiamo entrare più aggressivi nella partita. Dal terzo set siamo stati bravi a non mollare mai. Ringrazio il pubblico perché anche dopo averci visto stentare hanno continuato a sostenerci, ci danno la giusta carica. Abbiamo vinto per due palloni, abbiamo tutti da migliorare, io per primo». Il parere del tecnico Angelo Lorenzetti: «Nel rispetto di Piacenza che ha un valore alto nel gioco e che come noi ha qualche problema fisico, non posso dire che era meglio perdere perché è chiaro che la classifica conta. Siamo felici ma ci sono cose che non sono andate bene, e dobbiamo cambiarle, Piacenza è una squadra che abbassa molto la qualità dell’attacco avversario. In ricezione abbiamo avuto un rendimento basso, come d’altronde a Taranto, siamo capaci di avere molto di più dal nostro bagher e non possiamo approcciare così le partite. Dobbiamo crearci una cultura migliore anche in difesa, non ci manca niente e dobbiamo riuscirci. I tifosi ci hanno preso per mano e ci hanno trascinato, li ringrazio e dico ai giocatori che noi dobbiamo fare la nostra parte».