
Tornerà domenica a giocare davanti al proprio pubblico, dopo le due trasferte di superlega maschile e quella della supercoppa italiana, la Sir Susa Vim Perugia. Al palasport di Pian di Massiano arriverà Modena, altra acerrima nemica dei block-devils contro cui le sfide sono sempre infuocate. Gli emiliani non fanno paura come in passato, e sono reduci da una sconfitta per tre a zero con Monza, che è seguita a due vittorie sofferte al tie-break. I bianconeri preparano il duello avendo sulle gambe due partite in più rispetto ai rivali, nonché qualche acciacco fisico, ma anche il vantaggio dei tifosi al proprio fianco. Il desiderio di vendicare la prima sconfitta sarà molto alto per gli umbri che non hanno fatto grossi drammi, sebbene la sensazione fosse che i perugini avessero chiudo la partita. Torna a parlare del primo trofeo conquistato l’opposto Wassim Ben Tara, padre tunisino e mamma polacca, intervistato da tutti: «Sono molto felice di aver vinto la supercoppa, è stata una bella esperienza e una grande soddisfazione, Vincere il titolo di mvp è la ciliegina sulla torta, non poteva essere meglio di così. Bello vincere subito il primo trofeo della stagione. Personalmente ringrazio chi ha avuto fiducia in me. Il tempo a disposizione per preparare l’impegno è stato poco, ma lo abbiamo sfruttato al meglio. I giocatori reduci dalle nazionali hanno saputo dimostrare il loro valore. In finale non ricordo di aver guardato il punteggio, sapevamo di essere sotto e che Civitanova Marche era ad un passo dalla vittoria. In quei momenti uno deve solo tirare più forte che può e fare ciò che gli riesce meglio. Direi che sia andata bene, ribaltare una finale così è qualcosa di sensazionale. Al momento non posso dire quale sia il mio reale valore, dobbiamo imparare a conoscerci, la cosa importante è lavorare duramente. In Italia ci sono i migliori giocatori al mondo, squadre che non ti fanno respirare, avversarie che sanno renderti la vita dura in ogni contesto. Se non dai il massimo rischi sempre di perdere, so perfettamente che più andrà avanti la stagione e più le difficoltà aumenteranno. Il coach Lorenzetti è un gran lavoratore, sa trasmettere grande carica agli atleti. La gara successiva in campionato me l’aspettavo così difficile come è stata, sono stati altri cinque set intensi. Quando giocavo in Polonia non ero in una squadra che aveva impegni di coppe continentali e quindi è cambiato poco per me».
