
Il mondiale per club 2023 inizia mercoledì in India, con sei delle squadre di club più importanti del pianeta pronte a sfidarsi per conquistare l’ambitissimo titolo iridato. A partire da martedì le partite si svolgeranno nell’arco di cinque giorni consecutivi, con la finale in programma domenica. La città di Bangalore ospita il torneo per la prima volta, ma quella che sta per cominciare è la diciottesima edizione di una competizione che ha visto la luce nel 1989. Oltre alla Sir Sicoma Perugia ci sono i padroni di casa del Ahmedabad Defenders, le due brasiliane Sada Cruzeiro Volei ed Itambé Minas, i turchi di Halkbank Ankara ed i giapponesi di Suntory Sunbirds Mino. Ieri la squadra è atterrata nel continente asiatico ed ha svolto il primo allenamento tecnico, l’esordio di Perugia nella competizione sarà giovedì 7 dicembre alle ore 20,30 locali (le ore 16 italiane) contro i brasiliani dell’Itambè Minas. Sia martedì che mercoledì i block-devils hanno programmato due sedute di lavoro. Alla vigilia Simone Giannelli dice: «Siamo arrivati qui a Bangalore dopo un lungo e faticoso viaggio ma siamo ovviamente felici di essere qui e di giocarci al massimo una competizione difficile, che si incastra con gli impegni della superlega italiana, ma molto bella ed importante. Affronteremo degli avversari di alto livello come è giusto che sia in un mondiale per club, il nostro obiettivo è di mostrare la nostra miglior pallavolo». Al termine dell’allenamento pomeridiano anche le parole del coach Angelo Lorenzetti: «Abbiamo fatto un viaggio sostanzioso, ma adesso abbiamo due giorni per recuperare energie, per ambientarci e per entrare bene in questo mondiale, una manifestazione a cui teniamo e che dobbiamo affrontare da subito con grande aggressività e lucidità. Ci sono tante avversarie molto pericolose. In più la caratteristica del mondiale è quella di giocare contro squadre che fanno altri campionati. Noi abbiamo l’esperienza e le caratteristiche della Superlega, ma a pallavolo si gioca bene in tanti campionati ed è una pallavolo un po’ diversa. Questo aspetto è un qualcosa che dovremo capire in campo per far funzionare al meglio il nostro volley».
