
La costruzione di un gruppo vincente è partita dalla scorsa estate, diverse le scommesse fatte per la serie A2 femminile ma la Bartoccini Fortinfissi Perugia pare le abbia vinte tutte. Nuovo l’allenatore, completamente ridisegnato l’organico, ma le magliette nere sono in testa alla classifica, ed hanno vinto la coppa Italia. I meriti sono equamente distribuiti e l’allenatore Andrea Giovi lo dice: «Siamo arrivati sino a qui tutti insieme, ci siamo arrivati grazie alla società che ha voluto costruire la squadra fidandosi di noi e grazie a un gruppo di ragazze straordinario, disponibile, che ha messo tutto dal primo momento, ma anche grazie alle persone che compongono tutto lo staff dirigenziale. Si è creata nel tempo un’alchimia che ci ha portato ad avere segni tangibili di tutto quello che è strato fatto finora. Sono tante le componenti entrate in gioco e siamo contenti di essere riusciti a metterle tutte insieme questa A Trieste tanto dipendeva dalla nostra performance. La finale è una gara secca, quindi le variabili sono molte, ci abbiamo messo un po’ ad entrare nel vivo della competizione, nel momento in cui abbiamo girato l’inerzia la sensazione è stata quella di avere il pallino della partita in mano. Abbiamo avuto due piccole pause ma non abbiamo mai avuto la sensazione che quella coppa non sarebbe arrivata a Perugia. Mi identifico molto con questa squadra, credo che alla fine le squadre prendano molto da chi le guida, nel bene e nel male. Per me che sono perugino vale ancora di più, è un valore aggiunto importante, qualcosa che viene dal profondo. Al di là delle qualità e del come giocano le ragazze, siamo riusciti a costruire un gruppo di persone che poi sta dimostrando anche di essere una grande squadra e questo, secondo me, è già un grandissimo successo. Abbiamo sei punti di vantaggio su Busto Arsizio con sei partite da giocare, noi vogliamo centrare questa promozione, ce lo siamo detti all’inizio del campionato. L’aspettativa era alta ma siamo stati bravi a tenerla lontana. Domenica abbiamo avuto la conferma di essere forti, un risultato che dà tanta consapevolezza ed energia. Questo entusiasmo dobbiamo riuscire a calibrarlo e conservarlo da qui al 30 marzo».