Sarà Milano la rivale di Perugia in semifinale

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Marzo 28, 2024 15:00 Updated
Perugia-Milano (palasport)

Perugia e Milano in campo (foto Michele Benda)

Mercoledì sera si è definito il quadro delle quattro squadre ancora in corsa nei play-off scudetto con la formazione meneghina capace di sbancare Piacenza in tre set nella decisiva gara-cinque e di qualificarsi per la sfida alla Sir Susa Vim Perugia nella semifinale scudetto al via domenica. Monza, nell’altra parte del tabellone, è stata in grado fare lo stesso in quel di Civitanova Marche e di raggiungere nell’altra semifinale i campioni d’Italia in carica di Trento. Si ricompone tra l’altro curiosamente il quartetto protagonista delle final-four di coppa Italia così come identici saranno gli accoppiamenti delle due semifinali dando prova, lo ha detto il campo, di come Trento, Perugia, Monza e Milano siano state le quattro formazioni più costanti della stagione nella superlega maschile. Restando ovviamente alle faccende di casa bianconera, si rinnova dunque la sfida contro i lombardi. Una sfida remake della serie dei quarti di finale della passata stagione vinta da Milano in cinque partite e, se da una parte la formazione meneghina sogna il bis, dall’altra i block-devils contano di prendersi sul campo una rivincita sportiva. Tre i confronti stagionali tutti terminati al tie-break con due vittorie di Milano nella stagione regolare ed una vittoria di Perugia nella semifinale di coppa Italia a Bologna. Quindici set che hanno raccontato di un grandissimo equilibrio tra le due compagini spezzato sempre da pochi palloni e da poche giocate. Ha una fisionomia di gioco e di squadra molto chiara il team di coach Piazza. Una squadra che ha nella fase break il suo punto di forza con le armi del servizio (caratteristica in generale di tutto il sestetto ed in particolare di Porro, Kaziyski ed Ishikawa), della correlazione muro-difesa (sempre molto ordinata e disciplinata tatticamente nella fase del muro e con dei difensori di altissimo livello come il libero Catania, ma anche Porro ed Ishikawa) e della qualità e gestione del contrattacco (pochi errori, tanta capacità di giocare contro il muro avversario) in grado di mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Una squadra che però sa farsi valere anche nella fase di cambio-palla grazie ad una linea di ricezione che subisce pochissimo e con un primo attacco sempre molto lucido nella gestione di Porro, fondato sulla pipe devastante di entrambi gli schiacciatori e che regala pochissimo all’avversario. Una squadra soprattutto molto ben allenata, molto forte mentalmente, certamente in ritmo ed in uno stato di forma eccellente. Una squadra contro cui però i ragazzi del tecnico Angelo Lorenzetti hanno dimostrato di saper giocare e di saper trovare le chiavi per minarne i meccanismi. Difficile parlare di mosse a sorpresa o di novità da proporre, le due contendenti si conoscono praticamente a memoria. Sarà necessario piuttosto mettere in campo una prestazione importante sia di squadra che singolarmente e saper resistere alle difficoltà che ci saranno e che è normale che ci siano in una serie che assegna un posto nella finale scudetto.

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