
Si è chiusa con uno splendido quinto posto finale la finale ad otto del campionato di boy league per i giovanissimi della Sir Susa Vim Perugia. Nella competizione riservata agli atleti della categoria under 14 maschile organizzata dalla Lega Pallavolo Serie A e riservata ai settori giovanili dei club maggiori i piccoli block-devils giocano alla grande al cospetto di alcune delle migliori espressioni giovanili a livello nazionale. Dopo aver conquistato uno degli otto posti per la kermesse nella fase eliminatoria dello scorso aprile, i bianconeri chiudono al terzo posto il girone che comprendeva anche Modena, Brugherio e Padova. Esordio con vittoria contro Modena per due a uno (25-21, 25-18, 19-25). Sconfitta nella seconda gara contro Brugherio per due a uno (15-25, 25-16, 17-25). Sconfitta nella sfida decisiva con Padova due a uno (26-28, 25-27, 9-25). Il terzo posto nel girone consente di affrontare Ravenna per il quinto posto, ne esce una vittoria per due a uno (23-25, 25-20, 15-7). Il commento del tecnico Andrea Moscioni: «Nel girone di qualificazione i ragazzi credo abbiamo fatto vedere delle belle cose. Parlo sia della vittoria con Modena che della gara con Brugherio nonostante la sconfitta perché abbiamo fornito una bella prestazione contro un avversario di altissimo livello. Nella partita decisiva con Padova abbiamo perso i primi due set ai vantaggi e quindi ci è mancato qualcosa, per quanto pochissimo, per entrare tra le prime quattro. Ma i ragazzi non si sono persi d’animo e stamattina contro Ravenna per il quinto posto è arrivata un’altra bella partita ed un’altra bella vittoria. Aldilà del risultato è stata un’esperienza assolutamente positiva per i ragazzi che hanno acquisito tanta consapevolezza nelle proprie potenzialità. Ci siamo confrontati con alcuni dei settori giovanili più importanti d’Italia e penso che abbiamo ben rappresentato in campo quello che cerchiamo di fare con i nostri giovani tutti i giorni in palestra. Siamo tutti molto contenti, un quinto posto nazionale è un risultato prestigioso per il quale, se oggi abbiamo addirittura qualche piccolo rammarico, avremmo messo la firma prima di partire». Questo l’organico: Jacopo Bertoia, Lorenzo Buompadre, Lorenzo Covarelli, Luca Dornescu, Tommaso Evangelisti, Stefano Fabbri, Alessio Galiano, Milos Grbic, Bernardo Mancinelli, Giulio Ndongomo Nangfack, Pietro Pellegrini, Mario Perticoni, Giorgio Tamagnini, Lorenzo Valocchia.