A Città di Castello le donne hanno tolto i veli

la squadra della Città di Castello Pallavolo di serie C femminile

Si è svolta venerdì scorso a due passi dal campanile rotondo, la presentazione della nuova stagione della Città di Castello Pallavolo, in particolare delle due squadre di serie D femminile e serie C femminile. La serata è stata aperta dal saluto del presidente Graziano Caselli, che non ha nascosto l’emozione e la soddisfazione per l’entusiasmo che si percepisce in città: «Abbiamo voluto essere qui perché siamo nel pieno centro di Città di Castello, la caratteristica principale di queste ragazze è che sono giovani e tutte o quasi tifernati». Subito dopo spazio al saluto del sindaco Luca Secondi, che non ha voluto mancare all’appuntamento e che ha ringraziato staff dirigenziale e collaboratori: «Il mondo dello sport va avanti grazie a chi ci crede. Quando si indossa la maglia del Città di Castello si ha un valore in più e quando si porta il nome in una competizione voglio lo sguardo da tigre perché portate in giro l’orgoglio di un’intera città». É toccato poi alla presentazione della squadra di serie D, le ragazze di coach Giampaolo Rossi e Michele Menghi, tutte giovanissime, cominceranno il proprio campionato sabato 2 novembre ospitando in casa il Gubbio, ma nel corso della stagione sono previsti derby anche con Sansepolcro e Trestina. Sarà invece sabato 12 ottobre, di nuovo in casa contro Ponte Felcino, il primo appuntamento della stagione per la serie C guidata da coach Augusto Barrese ed Alessio Martini, con tanti ritorni in biancorosso, giovani promesse inserite in organico e tante sorprese. Linda Tarducci, Giada Cesari, Francesca Mancini e Martina Gambino sono tornate a giocare a Città di Castello dopo diversi anni. Il coach Augusto Barrese ha voluto ringraziare in primis proprio le ragazze: «Hanno accettato il nostro progetto a giugno, quando ancora la serie C era in bilico, molte anche scendendo da categorie superiori. Siamo all’inizio di una nuova avventura e voglio ringraziare i miei amici perché nel mondo dello sport se c’è l’amicizia si possono fare grandi cose».

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