
È cambiata la classifica in serie A1 femminile ma è cambiato soprattutto il clima per la Bartoccini Mc Restauri Perugia che respira aria nuova. La bella iniezione di fiducia ricevuta dalla prima vittoria stagionale ha fornito nuovi stimoli alle magliette nere che ora preparano altri scontri diretti per la salvezza. Ha commentato il periodo la schiacciatrice rumena Adelina Ungureanu: «Siamo molto contente perché aspettavamo da tanto questo risultato, abbiamo avuto tante sconfitte di fila ma io non ho mai smesso di crederci. La nostra squadra non mi ha fatto perdere l’ottimismo perché in palestra tutti i giorni vedo come ci alleniamo e sapevo che questo risultato doveva arrivare prima o poi. Voglio fare i complimenti alle mie compagne perché sono state bravissime, brava la squadra, la società, lo staff e ovviamente anche al pubblico che è sempre fantastico. I tifosi ci sono stati sempre vicini, anche nelle sconfitte, e questa non è una cosa scontata, di solito la gente si disinteressa se vede che perdi. Invece, ci hanno creduto anche loro e ci hanno dato una grossa mano. Nella stagione passata mi è capitato un brutto infortunio, in quel momento stavo giocando bene. Ho un ginocchio nuovo adesso però manca ancora un bel po’ per tornare ai livelli di prima. Ci vuole ancora un po’ di ritmo per riprendere al 100% però sto lavorando, mi sto impegnando con lo staff medico, ci consultiamo tutti i giorni per trovare la miglior forma possibile. La vera Adelina ancora non si è vista, io mi impegno e lavoro in palestra dando il massimo per recuperare la condizione migliore. Ancora ho qualche difficoltà in attacco, soprattutto perché mi manca la visione del campo, quella non è una cosa che puoi allenare, è una cosa che la devi proprio vivere, Al momento cerco di dare molto di più in seconda linea. Ho fatto parte della riabilitazione già dall’inizio dell’estate a Perugia, mi trovo molto bene in città, ho avuto modo di conoscere bene le dinamiche che regolano i rapporti tra le persone. È una città molto verde, c’è tantissima natura, per me e per il mio cane è ideale, lo apprezzo molto. Questo è il sesto anno di fila per me in Italia, ho iniziato ad entrare nella cultura, che in parte diversa da quella del mio paese, però neanche troppo. Mi sono inserita da subito e ho incontrato tante persone che non mi hanno mai fatto sentire una straniera».
