Filippo Pochini: «San Giustino attende la svolta»

Pochini Filippo
Filippo Pochini

Si dovrà affidare ai giocatori più esperti per risalire la china della classifica in serie A3 maschile la Ermgroup San Giustino. Gli altotiberini sono penultimi ma la svolta è possibile nella seconda parte di stagione. Ha commentato così la prestazione il libero Filippo Pochini: «C’è molto amaro in bocca perché ci è mancato quel poco che ci avrebbe permesso di conquistare almeno un punto, se non addirittura l’intera posta, ma questo è lo sport, questa è la pallavolo. Vi sono stagioni favorevoli e altre di meno, in quella attuale, le cose non stanno finora girando per il verso giusto, anche se dobbiamo guardare quegli aspetti positivi che comunque ci sono. Abbiamo avuto un blackout pagato a caro prezzo, però io recrimino sul primo e sul terzo set; mentre nel quarto siamo stati bravi a recuperare un gap che all’inizio ci aveva visti sotto di sette lunghezze. Nel primo set, come sta accadendo oramai puntualmente, ci manca quel qualcosa capace di fare la differenza, merito degli avversari, ma anche demerito nostro; sarebbero bastati una battuta, un attacco o un muro in più. Sono quei punticini che cambiano il vento e che poi ti cambiano anche l’umore della settimana. Personalmente sono soddisfatto del mio rendimento personale guardando i numeri, ma sarei stato più contento se avessi avuto un 40% di positività in meno e la squadra avesse avuto cinque punti in più in classifica. E la cosa che conta è ragionare in un’ottica di gruppo». Domenica prossima, trasferta a Brugherio per la sfida in coda, non esistono alternative, c’è soltanto la vittoria, altrimenti l’annata potrebbe seriamente rischiare di essere compromessa. «Ci sono ancora dieci partite e 30 punti complessivamente in palio; la classifica è corta e poi abbiamo sei punti di vantaggio su Brugherio, quindi per i nostri avversari la gara sarà ancora più importante. Noi andremo in Lombardia per ottenere il massimo perché ce lo meritiamo e poi perché spero che finalmente si materializzi quel poco che occorre per poter dare la svolta alla stagione. Abbiamo importanti margini di miglioramento da sfruttare. Inoltre, lo stato d’animo dei giocatori è propositivo. Gli ingredienti ci sono, sta a noi tradurre il tutto in pratica, poi è ovvio che dall’altra parte ci sta un’avversaria che ti impedisce di mettere in pratica la pallavolo migliore. Ho giocato in tantissime formazioni, nelle quali a volte il leader era colui che faceva più punti di tutti e a volte era uno che magari neanche giocava, ma che costituiva pur sempre l’anima del gruppo. Ho militato anche in squadre nelle quali tutti portavano il loro contributo. Credo tuttavia che non sia questo il nostro principale problema».