
Messa da parte per qualche giorno la pallavolo giocata, in attesa di disputare la gara di ritorno della seconda fase dei play-off per la challenge cup, la Bartoccini Mc Restauri Perugia ha trascorso una giornata particolare mercoledì. Le magliette nere hanno fatto visita al Residence Chianelli e al reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Un’esperienza toccante alla quale le atlete hanno partecipato con grande trasporto. A fare gli onori di casa il presidente Franco Chianelli che ha raccontato alla delegazione la storia del comitato, poi è arrivato il momento della visita ai bambini ricoverati nella struttura. Le perugine hanno regalato alcune maglie ai piccoli pazienti per poi intrattenersi con loro tra chiacchiere e sorrisi. Il capitano Immacolata Sirressi racconta così l’incontro: «È sempre un’esperienza forte e toccante che ti ricorda quali sono i veri problemi della vita. Ormai abbiamo creato un legame forte con alcuni bambini, come nel caso di Irene Ricci che tornerà a fare visita a un bambino che ieri doveva affrontare un ciclo di chemioterapia. Diciamo che donare un sorriso, un abbraccio o anche un piccolo regalo a questi bambini, è un qualcosa di veramente importante. È giusto che questa visita si ripeta ogni anno diventando ormai un appuntamento fisso». Tornando alle questioni di casa, la libero racconta anche l’approccio alla sfida di domenica 30 marzo a Chieri. Per rimediare alla sconfitta maturata in tre set dello scorso fine settimana, bisognerà trionfare per tre a zero o tre a uno per poi giocarsi tutte le chance residue al golden set, la capitana ci crede. «Non sarà per nulla semplice ribaltare il risultato. Servirà alzare di molto il livello di gioco rispetto alla partita d’andata ed essere aggressive dall’inizio alla fine, come accaduto nella partita di campionato che vincemmo. Loro arrivavano dal quarto di play-off scudetto con Novara, una serie dove, aldilà dell’eliminazione, hanno raggiunto picchi di pallavolo particolarmente alti. Contro di noi sono rimaste settate su quel livello, riuscendo ad essere costanti in tutti i set giocati. Noi gli abbiamo tenuto testa nel primo parziale, poi siamo calate e non c’è stata più partita. Il loro merito principale è quello di aver recuperato subito mentalmente dopo il kappao con Novara ed aver tenuto grande intensità in tutto il match. Noi abbiamo comunque l’obbligo di crederci e provarci, prima di tutto per rispetto verso noi stesse e per il percorso che abbiamo fatto in questa stagione. Non sarebbe bello chiudere con una brutta prestazione, poi nel volley non si sa mai, a volte è un gioco molto strano».