Angelo Lorenzetti: «Perugia giù a muro e ricezione»

Lorenzetti Angelo (campo)
Angelo Lorenzetti

Inizierà martedì 29 aprile la serie dei play-off per il terzo posto, una sorta di finale di consolazione che ha una doppia opportunità, quella di mettere in palio un posto nella champions league della prossima stagione e quella di far giocare ancora le squadre evitando che vadano in vacanza troppo presto. Per la Sir Susa Vim Perugia che dovrà affrontare a fine maggio la final-four della più prestigiosa competizione continentale sono sicuramente partite da affrontare con grande concentrazione. La serie al meglio delle tre partite vede avversaria Piacenza, con i block-devils che giocano la prima e l’eventuale bella in casa. Di certo la tifoseria si attende una reazione dalla squadra bianconera che non si è espressa sui suoi abituali livelli. Spesso nell’epilogo della stagione si registra un peggioramento e la squadra bianconera diventa l’ombra di sé stessa. Cambiano gli allenatori, cambiano i giocatori ma la costante che rimane è l’involuzione nel gioco e, soprattutto, nella personalità. Qualcuno le ha chiamate interferenze e probabilmente sono aspetti in cui la società sportiva non è cresciuta e dovrebbe fare delle riflessioni. Al termine della semifinale scudetto l’allenatore Angelo Lorenzetti non ha accampato scuse: «A un certo momento questa partita è cambiata, soprattutto nei fondamentali di battuta e ricezione. È stata una gara diversa dalle precedenti, dove gran parte delle cose che ci eravamo detti le abbiamo fatte bene, a parte forse un po’ certe situazioni di muro. Per il resto in ricezione siamo andati sotto. Con un giocatore abbiamo preso il 70% dei break e dopo lì devi replicare la prestazione con qualcuno dei tuoi oppure fai fatica. Fisicamente non abbiamo problemi, il fatto è che siamo andati sotto in un fondamentale che dà inizio ad ogni azione, quindi non abbiamo saputo, tra virgolette, rialzare la testa. Ora non dobbiamo pensare alla champions league, prima c’è la finale terzo e quarto posto».