Gaia Traballi: «Lascio il mio cuore a Perugia»

Traballi Gaia (terra)
Gaia Traballi (foto Maurizio Lollini)

È arrivata la notizia che era nell’aria da ormai diverse settimane, l’ha confermata direttamente il club della Bartoccini Mc Restauri Perugia. Nel prossimo campionato di serie A1 femminile non vestirà la maglietta nera la schiacciatrice Gaia Traballi che ha scelto una strada diversa: «Per me questa città è stata davvero casa e il palasport un luogo familiare. Perugia mi ha dato molto in questi cinque anni di permanenza, sia in termini professionali che umani. Non è stato per nulla facile prendere questa scelta, ma per me è passato un treno molto importante nel momento giusto della mia carriera, almeno credo. Se fosse passato prima sarebbe stato troppo presto, adesso è un’occasione che sento di dover cogliere. Ci ho pensato molto, ma alla fine ho preso questa decisione. Non è stato facile giocare la gara in casa con Chieri sapendo che sarebbe stata l’ultima davanti al pubblico perugino. Avrei rimandato il momento dei saluti molto volentieri, perché per me si chiude un’esperienza di vita molto profonda e lasciare questa città e questa gente dispiace. La speranza è che possa essere solo un arrivederci perché, se in futuro dovesse esserci la possibilità, non esiterei un momento a tornare. Ringrazio Guido Marangi, il filo conduttore di questa mia avventura. Devo tanto a lui, anche perché ha spinto molto per portarmi alla Bartoccini. Ringrazio la società che ha scommesso su di me nonostante venissi da un anno di A2 non proprio felice culminato con una retrocessione, dandomi subito fiducia e la possibilità di arrivare a vincere trofei che, alla fine, oltre a rimanere nei curriculum, lasciano ricordi importanti e legano le persone. Non posso poi non ringraziare con grande affetto un’altra figura importantissima per quello che è stato il mio percorso, Andrea Giovi, perché la scorsa estate ha fatto una seconda scommessa su di me, dandomi l’opportunità di confrontarmi con la massima categoria da protagonista, senza andare alla ricerca di altre figure. Voglio poi ringraziare il presidente Antonio Bartoccini, la dirigenza e tutto lo staff tecnico. L’abbraccio più grande va poi a tutti i tifosi che sono veramente speciali. Poi ci sono le mie compagne di squadra con cui ho condiviso momenti importantissimi e che mi dispiace tanto dover lasciare. A loro auguro davvero il meglio. Per me questi cinque anni sono stati una continua scalata che mi ha permesso di migliorarmi gradualmente, un poco alla volta, fino a toccare le vette più alte del nostro volley. Grazie Perugia, rimarrai sempre nel mio cuore».