Simone Giannelli: «Successo sudato per Perugia»

Simone Giannelli
Si prepara la seconda sfida di semifinale nei play-off scudetto, appuntamento in programma per sabato 12 aprile in trasferta per la Sir Susa Vim Perugia. I campioni d’Italia si presentano al cospetto del Civitanova Marche con la fiducia derivante dal primo successo, ma anche con la consapevolezza che la situazione sarà diversa da quella di gara-uno. Si parte dalle indicazioni ricevute dal campo, sia dal lato bianconero, sia dal lato avversario. Tra i block-devils tutti sono pronti alla battaglia e sanno che dovranno combattere molto per poter prevalere sulla rivale marchigiana. Il primo a tenere la guardia alta è il palleggiatore e capitano Simone Giannelli che ha detto: «È stata una partita molto tosta, anche se è stato un tre a zero, un successo netto che non è veritiero perché sono stati tre set molto tirati e quindi penso che sia stato un assaggio di quello che potrà essere questa serie perché Civitanova Marche è una squadra che sta giocando veramente bene. Hanno fatto un bel campionato fino a qui e quindi ci aspettiamo tante cose da loro a partire dalla prossima partita perché sappiamo che loro sanno battere molto bene a casa propria e quindi ci metteranno in difficoltà, noi andremo lì ad imparare qualche altra cosa ancora. Massimo Colaci è incredibile, ogni anno dice sempre che smette e poi gioca sempre meglio. C’è tanto da imparare da lui. Ci gioco assieme da undici anni, non so se fosse vecchio allora o è giovane adesso, ma è incredibile. Si è meritato la nomina come mvp nella prima partita. Mi dispiace per Balaso, ha avuto una sfortuna pazzesca, stava facendo un campionato incredibile, ha disputato una coppa Italia pazzesca e stava giocando veramente bene. Spero vivamente con tutto il cuore che possa giocare con i suoi compagni questa serie, lo meriterebbe. Bisotto ha fatto comunque bene, ma Balaso è Balaso. E ricordo anche l’infortunio di Roberto Russo, stava avendo numeri da applausi, ha avuto molta sfortuna. In coppa Italia abbiamo avuto una serie di sfortune, eravamo decimati, ma dal punto di vista del gioco c’era qualcosa che andava perfezionato per restare a quei livelli lì. Ci siamo rimboccati le maniche e stiamo continuando a farlo. Ogni attaccante ha un proprio timing. Sicuramente Solé ha un timing diverso da quello di Loser, ma trovarlo è il mio ruolo, il mio lavoro, ciò per cui mi alleno tutti i giorni. C’è da allenarsi, da parlare, da dialogare, da costruire un feeling ma va bene per tutti i ragazzi che lavorano e si mettono a disposizione della squadra. E tutto viene facile. Gli schiacciatori sono tutti formidabili, tre attaccanti di altissimo livello, da tanti anni nel giro delle nazionali. Sono contento di giocare con tutti loro. Sono giocatori rapidi, veloci, che fanno tutto bene. Magari Ishikawa è il più attaccante dei tre, Semeniuk ha una ricezione incredibile e Plotnytskyi ha dei picchi in battuta che spaccano i set».