Una Perugia più solida in semifinale

i giocatori della Sir Susa Vim Perugia si abbracciano (foto Michele Benda)

La soddisfazione più grande, riferita alla partita di sabato sera vinta abbastanza agevolmente dalla Sir Susa Vim Perugia, è di aver apprezzato una formazione cinica. Da una parte l’assenza di Russo è stata compensata bene dall’esperto Solé, dall’altra l’attacco ha garantito un rendimento molto elevato. Tra le fila di Civitanova Marche, invece, la defezione del libero Balaso, sostituito da Bisotto, ha avuto un peso decisivo sulle sorti della ricezione che ha sofferto non poco. La sensazione è che i marchigiani, in questo momento, siano leggermente più penalizzati rispetto ai campioni d’Italia, ma guai a pensare che sia tutto semplice perché ogni partita ha una storia a sé. Nelle condizioni in cui si è giocata gara-uno, si è avuta la percezione che per i cucinieri non ci sarebbe stato nulla da fare. La situazione negativa creatasi a metà del terzo set, in effetti, aveva ingenerato l’impressione che la partita si sarebbe potuta riaprire, ma agli umbri è bastato ritrovare efficacia in battuta per riprendere in mano il pallino del gioco e ristabilire autorevolmente le gerarchie, rovesciando il punteggio che è stato poi amministrato senza problemi fino in fondo. Adesso la strada che porta alla finale, sempre piena di difficoltà, è diventata un po’ più in discesa. Bisognerà battere la Lube due volte nelle rimanenti quattro partite, magari violando una volta il taraflex nemico, impresa che è di per sé complicata, ma non per una squadra in pieno spolvero che pare aver ritrovato l’efficacia di Semeniuk e Ben Tara. Ci sono altri due motivi di ordine tecnico-tattico per essere ottimisti, i perugini dispongono di un valido libero quale è Colaci che garantisce palloni giocabili in ogni situazione e sul versante palleggiatore Giannelli ha le capacità per risolvere le situazioni più ingarbugliate; la differenza con l’antagonista pare abissale. Anche sotto l’aspetto della direzione tecnica Perugia sembra avere una marcia in più, con Lorenzetti che ha capito cosa possono dargli i propri uomini ed insiste sui suoi titolari, mentre i civitanovesi ricorrono spesso a sostituzioni che cercano di cambiare l’inerzia.

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