Simone Giannelli: «Ciò che conta è il percorso»

Simone Giannelli
Non si abbassano i riflettori per la grande impresa, una vittoria storica che continua a far parlare di sé la Sir Sicoma Monini Perugia. Altri club italiani hanno conquistato la champions league, ma nessuno lo aveva fatto raggiungendo 15 trofei in soli 13 anni. Da quando la società bianconera, partita nel 2001 dal campionato di serie C, è approdata, nella stagione 2012 nella massima categoria, è continuamente cresciuta. I traguardi sono il frutto di tanti fattori come la passione, lo spirito di sacrificio, la voglia di combattere, l’ambizione e il fuoco dentro. E in questa stagione storica il successo lo ha descritto il capitano Simone Giannelli: «La vittoria, chiaramente, è quello che conta di più per tutti, ma io ho capito che conta di più il percorso per arrivare alla vittoria, che la vittoria in sé. Perché la vittoria domani passa e staremo tutti a pensare a nuovi obiettivi, ma il percorso è quello che conta quindi sono contento di ciò che abbiamo fatto e sono contento per i perugini. Da quando sono arrivato qui ho sempre sentito dire che questa coppa era maledetta. Non bisogna mai mollare, cercando di crescere come gruppo, come squadra, come società, come tifosi ed essere positivi». Il presidente Gino Sirci si appassiona alla pallavolo nel 2002, dalla C alla B2, alla B1, fino all’approdo in A2, senza mai fermarsi. Il grande salto nella categoria avviene nel 2012, a soli dieci anni dalla sua costituzione. La squadra quest’anno ha scalato le montagne, e continuato la sua ascesa verso il successo anche grazie ad un team di professionisti che hanno lavorato al meglio per far fronte alle emergenze mediche. A cominciare dall’operazione al gomito cui è stato sottoposto ad inizio stagione Sebastian Solé, gli infortuni di Roberto Russo, Oleh Plotnytskyi, fino alle problematiche più recenti, come la lesione muscolare al polpaccio sinistro di Kamil Semeniuk arrivata proprio alla vigilia della semifinale di champions legaue. Lo staff sanitario del club bianconero ha lavorato senza sosta per permettere tempi di recupero immediati e sempre ben oltre le aspettative. La forza di un gruppo e la condivisione di un percorso comune, verso lo stesso obiettivo, è stato uno dei segreti di questa squadra.