Sebastian Carotti: «A Perugia è sempre una sfida»

Carotti Sebastian (profilo)
Sebastian Carotti (foto Michele Benda)

La sua conferma era stata in qualche maniera anticipata dal club nel corso della stagione, i risultati della Sir Susa Vim Perugia son stati di tutto rispetto anche stavolta ed il merito è anche dello staff tecnico bianconero. È rimasto al lavoro per impostare e programmare la prossima stagione il preparatore atletico bianconero Sebastian Carotti che traccia un bilancio: «Voglio ribadire la mia emozione e l’orgoglio nel poter continuare ancora a Perugia per due stagioni; in questi due anni che ho lavorato in questa società, abbiamo vissuto tante emozioni. Positive ed alcune meno. Quelle positive, ce le siamo godute alla grande, e quelle non tanto positive, ci hanno dato consapevolezza per lavorare su quello che consideravamo utile per provare a cambiare alcune cose che magari non stavano funzionando al meglio. La scorsa stagione è cominciata molto bene con la supercoppa e finita alla grande con la Champions. È vero che abbiamo avuto un periodo di difficoltà a metà stagione, ma è proprio quel momento che ci ha insegnato il nuovo cammino per riprendere le nostre consapevolezze, sia in campo per le partite, sia al momento di lavorare sodo in palestra, i ragazzi e tutto lo staff tecnico, sono stati veramente fantastici, dimostrando di essere grandissimi lavoratori arrivando alla fine della stagione in ottime condizioni, cosa che ci ha permesso di portare a casa un trofeo meraviglioso. La prossima stagione sarà una sfida più grande, con due o tre squadre che hanno allestito un roster veramente di altissimo livello. Noi con il nostro lavoro quotidiano proveremo ad essere protagonisti in tutte le manifestazioni, proveremo, come dice il nostro coach, di andare a caccia di ogni finale. Per provare a fare questo, sappiamo che dovremmo lavorare molto e con qualità. Sarà una bella sfida, proveremo ad essere protagonisti». Continua a lavorare in palestra, con i ragazzi non impegnati in nazionale, per tutto il mese di giugno, strutturando al meglio il lavoro del periodo che, come aveva sottolineato lui stesso, serve allo sviluppo della forza, approfittando anche per migliorare le esecuzioni tecniche di alcuni esercizi che hanno una componente tecnica-coordinativa molto alta.