A San Giustino torna Giacomo Cherubini

Giacomo Cherubini

C’è un’ultima operazione da comunicare al mercato, già svelata dalla lega Pallavolo che ha pubblicato i roster integrali del prossimo campionato di serie A3 maschile. Con la maglia della Altotevere San Giustino ci sarà anche un prodotto locale, si tratta dell’opposto Giacomo Cherubini (classe 1994) di 182 cm. che afferma: «L’emozione è tanta, anche perché a San Giustino ho iniziato quando avevo dodici anni e ora torno nel mio primo palazzetto. È insieme anche una grande responsabilità, perché giocare nella squadra del proprio paese si trasforma sempre in un’arma a doppio taglio. Il lavoro svolto dalla società è ottimo, in quanto costantemente proiettato verso la crescita. Conosco da tempo gran parte dei ragazzi della rosa e qualcuno di loro è stato in passato anche mio compagno di squadra. I ruoli in campo li ho provati quasi tutti, sono nato come palleggiatore, poi per necessità ho fatto l’opposto e il laterale; nell’Altotevere mi alternerò fra posto-due e posto-quattro. Sarà comunque un piacere dare una mano. Arrivare a ripetere la stagione passata sarebbe già un buon obiettivo, ma si può fare meglio. Da giocatore del posto, aspetto i miei concittadini al palasport e spero che anche il mio trasferimento sia un motivo per portare più pubblico sugli spalti». Dopo aver mosso i primi passi a San Giustino prosegue un paio di stagioni nelle giovanili del Sansepolcro, nel 2008 passa al Città di Castello dove arriva sino alla A2, poi Selci (C), di nuovo Città di Castello (B2) con cambio di ruolo da regista ad opposto. Un anno di inattività poi torna con Città di Castello (B2, B, C), nel 2021 è a Sansepolcro e ci resta per tre anni. Il direttore sportivo Valdemaro Gustinelli aggiunge: «Avevamo assolutamente bisogno di dare un segnale al paese e quando ci siamo risentiti gli abbiamo detto che avevamo bisogno di un giocatore molto eclettico come lui, in grado di ricoprire più mansioni e di essere utile durante la settimana. La sua sarà una presenza tecnica e morale, perché sa benissimo cosa significhi stare dentro un gruppo e ha qualità notevoli che ci possono servire».

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