Wilfredo Leòn: «Non mi metto limiti con Perugia»

Leòn Wilfredo (battuta)
Wilfredo Leòn (foto Michele Benda)

I prossimi appuntamenti potrebbero essere quelli più delicati sul fronte nazionale per una Sir Safety Conad Perugia che viaggia spedita al comando della classifica della superlega maschile. Il collettivo bianconero deve verificare la sua condizione con le squadre storicamente più ostiche e scenderà in campo per vincere un titolo alla fine del mese. Molte delle sue fortune dipendono dalla condizione del talentuoso schiacciatore cubano Wilfredo Leòn che in recenti interviste ha detto di rifiutare l’etichetta di giocatore più forte del mondo: «No, non lo sono perché posso e devo migliorare. Sono consapevole di avere dei margini e sto lavorando ogni giorno per poter crescere. A partire dalla ricezione». Intanto è stata consolidato il primato della classifica… «Anche se non permetterà di vincere alcun trofeo, sarà molto importante chiudere al comando la stagione regolare, perché chi chiude al primo posto ha la conferma di aver fatto bene durante il campionato e quindi è fondamentale per il morale e per aumentare l’autostima della squadra e di ognuno di noi. Sono convinto che noi siamo una squadra molto forte, ma questo non significa che non manchino le avversarie di grande valore e lo sappiamo bene. Abbiamo avuto delle difficoltà con il Covid come tutte le squadre, ma noi ora ci stiamo allenando a ritmi altissimi. Questa settimana lo abbiamo fatto con un programma regolare e si è visto in campo. Abbiamo potuto forzare di più, anche se non siamo stati brillanti. Se siamo primi in classifica significa che siamo stati superiore alle altre squadre». Possiamo però ancora migliorare. Contro Milano ci siamo rilassati nel secondo set ed abbiamo perso, perché non ci si può permettere contro nessuno di perdere la concentrazione. Ma dobbiamo subito ricaricarci per poter pensare da subito alla partita di Modena che è assolutamente da vincere e andrà affrontata con il pensiero di poter fare meglio rispetto a quanto fatto domenica scorsa. Non abbiamo solamente delle grosse ambizioni come vuole la società, ma abbiamo anche la voglia di lottare per arrivare in fondo a tutte le competizioni a cui parteciperemo. Lo scudetto è uno dei traguardi che ci piacerebbe conquistare, ma non è l’unico. Può essere l’anno giusto di Perugia per vincere la champions league. Questa formula rende certamente più difficile la competizione, ma noi possiamo farcela anche se quest’anno sarà particolare e bisognerà vedere come arriveranno le squadre più accreditate. Noi vogliamo essere tra i protagonisti». Prima comunque dobbiamo pensare alla coppa Italia che vogliamo vincere. Non è solo importate perché ti consente di portare a casa un trofeo di grande prestigio, ma anche perché può dare quella carica in più e quella fiducia per far bene e vincere le altre competizioni. Noi ci puntiamo e il lavoro di queste settimane è finalizzato proprio per permetterci di essere al meglio in occasione della final-four. A livello personale sto bene, non voglio mai fermarmi e il mio stimolo è quello di poter giocare ogni partita meglio di quella precedente, anche se non è facile. Ma lavoro tantissimo e non voglio mettere oggi dei limiti alla mia crescita».