
Poco più di un buon allenamento, questo in sintesi è quanto si è visto in campo nel quarto di finale della coppa Italia in cui ha prevalso la Sir Safety Conad Perugia. I timori della vigilia, per lo più dovuti alla non perfette condizioni dei giocatori reduci dalla sosta forzata a causa del Covid-19, sono stati fugati da una prova di sostanza dei bianconeri che si sono imposti col massimo scarto. A risentire maggiormente degli effetti del virus è stata la Kioene Padova che ha provato a mettere in campo tutto il suo arsenale ma non è riuscita a contrastare degnamente la favoritissima della sfida. Pronostico dunque confermato, in un confronto che ha mostrato buoni contenuti agonistici, un po’ meno a livello di qualità tecnica. La differenza è stata fatta dai fuoriclasse a disposizione dei block-devils, elementi del calibro di Leòn, Anderson e Solé che sono onestamente di altro spessore rispetto agli ospiti. Ancora una volta va sottolineato il buon atteggiamento tenuto dai perugini in una gara da dentro o fuori, i ragazzi del presidente Gino Sirci sembrano aver acquisito la giusta mentalità e riescono a gestire anche le situazioni più complicate mantenendo la calma e trovando il modo di imporre il proprio ritmo. Emblematico è il secondo set che gli umbri hanno ripreso in mano dopo essersi trovati sotto di quattro lunghezze, operando giocate di carattere e personalità. La squadra del presidente Gino Sirci tornerà protagonista nell’epilogo della competizione posticipato al 5 e 6 marzo in quel tradizionale teatro che è Casalecchio di Reno. La partenza dei padroni di casa è col turbo e in un battito di ciglia, complici le sbavature altrui, porta sul 6-1. La battuta non incide ma il muro riesce a farsi sentire e con la concretezza degli uomini di banda il vantaggio cresce (17-9). Nessun altro sussulto sino alla chiusura firmata da un attacco di Rychlicki. Dopo l’inversione dei campi c’è molto più equilibrio con gli ospiti che trovano efficacia tramite Weber (8-8). Inizia una fase difficile in cui i locali non riescono a mettere palla a terra e i veneti ne approfittano per portarsi al comando sfruttando il servizio di Crosato (12-16). Il buon innesto di Travica fa ripartire i perugini che trovano nuova fiducia e ribaltano (18-17). La precisa gestione del finale trascina al raddoppio. Nel terzo frangente si prende la scena Leòn che sale in battuta e con tre ace, i primi della gara, spacca il punteggio (9-2). I patavini non si scompongono e provano a rientrare riuscendo a rosicchiare qualche punto con Vitelli dai nove metri e con Bottolo in attacco (14-13). È ancora il turno da fondo campo di Leòn a ristabilire la distanza di sicurezza (19-14). Mancano le energie per una ulteriore reazione a Padova che crolla commettendo un errore che sancisce la sconfitta.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA – KIOENE PADOVA = 3-0
(25-15, 25-23, 25-21)
PERUGIA: Leòn 17, Rychlicki 11, Anderson 9, Solé 7, Ricci 4, Giannelli 3, Colaci (L1), Plotnytskyi, Travica. N.E. – Ter Horst, Mengozzi, Dardzans, Russo, Piccinelli (L2). All. Nikola Grbic ed Antonio Valentini.
PADOVA: Weber 11, Bottolo 10, Vitelli 5, Loeppky 3, Volpato 1, Zimmermann, Gottardo (L1), Takahashi 3, Crosato 2, Canella, Schiro, Zoppellari. N.E. – Guzzo, Petrov, Bassanello (L2). All. Jacopo Cuttini e Matteo Trolese.
Note – Spettatori 757.
Durata dei set: 24’ 28’, 27’.
Arbitri – Bruno Frapiccini (AN) e Gianluca Cappello (SR).
SIR (b.s. 16, v. 4, muri 7, errori 8).
KIOENE (b.s. 18, v. 3, muri 2, errori 6).