
Archiviata la parentesi di coppa Italia torna a guardare al campionato la Sir Safety Conad Perugia che domenica sarà nuovamente impegnata tra le mura amiche. Il periodo è strano, i tanti contagi e forse anche la paura di contrarre il virus ha fatto scendere le presenze al palasport al livello più basso di sempre, tanto che la società sportiva bianconera, nonostante avesse annunciato che solo gli abbonati potevano avere accesso all’impianto di Pian di Massiano, ha poi messo in vendita comunque alcuni biglietti tramite il canale internet. Conquistata la qualificazione alle finali c’è soddisfazione per il risultato ma per quanto riguarda il livello di gioco non tutto è piaciuto al tecnico Nikola Grbic: «Se dobbiamo parlare in termini di risultato, è andato tutto assolutamente bene. Ci siamo qualificati per la final-four, abbiamo vinto con un risultato netto una partita che non era semplice e contro un avversario che, pur con le sue difficoltà, ha lottato e giocato bene. Come ho detto ai ragazzi a fine gara, io penso a noi e dobbiamo assolutamente evitare una prestazione come quella di mercoledì. Nel primo set abbiamo commesso tre errori, nel secondo e terzo ventidue e, per una squadra come la nostra, questo non è possibile. Posso capire che una squadra forte spesso inconsciamente gioca quanto basta per vincere. Ci sta, perché i campioni sanno che da loro tutti si aspettano la vittoria e quindi scendono in campo in funzione del risultato. Ma noi dobbiamo cambiare questa mentalità, dobbiamo avere il nostro ritmo ed il nostro gioco sempre ed a prescindere da chi c’è dall’altra parte della rete. Solo così potremo continuare ad allenarci ed a concentrarci ad avere il giusto approccio che poi, quando ci servirà, tornerà utile. Scendere in campo e giocare bene non è come accendere un interruttore, è successo ad altre squadre forti di avere questa problematica perché la pallavolo non funziona così. Noi dobbiamo lavorare oggi per prepararci alle difficoltà che sicuramente ci aspetteranno, a partire da domenica con Piacenza e poi andando avanti nella stagione tra superlega, champions league e tutto il resto. Dobbiamo crearci questa mentalità e questo approccio di scendere in campo e fare il nostro al massimo senza badare a cosa fanno gli avversari, ma concentrandoci solo su di noi».