Roberto Russo: «Perugia è attesa da una battaglia»

Russo Roberto (profilo)
Roberto Russo (foto Michele Benda)

L’atmosfera si sta scaldando in vista della quinta giornata di ritorno della superlega maschile, domenica prossima si torna in campo e il cammino della Sir Safety Susa Perugia giunge al big match per eccellenza, sarò prima contro seconda della classifica a Modena. Lo staff tecnico bianconero sta continuando nel suo programma di lavoro molto incentrato su aspetti tecnico-tattici e sullo sviluppo di alcune fasi di gioco. Ovviamente l’attenzione, man mano che ci si avvicina al fine settimana, si focalizza anche sugli avversari, quegli emiliani che, in virtù del ruolino di marcia immacolato dei block-devils, sono i rivali più diretti. Squadra certamente di rango quella dei canarini e sfida sempre molto elettrizzante con le telecamere di Rai Sport che seguiranno l’evento in diretta. Alla vigilia dell’appuntamento il centrale bianconero Roberto Russo spiega: «Sappiamo che domenica ci aspetta una partita difficile ed un’altra battaglia. Modena ha alzato notevolmente il suo livello di gioco, viene dalla sconfitta a Milano per cui avrà voglia di riscatto ed in casa contro di noi sarà sicuramente molto carica. Per noi è un’altra gara nella quale concentrarci sulla nostra metà campo e provare a migliorare il nostro livello di gioco. Dall’altra parte della rete ci sono grandi giocatori, come ad esempio Mossa de Rezende, Ngapeth e Stankovic. Dovremo cercare di limitarli, li studieremo ed affronteremo al meglio il duello cercando di metterli in difficoltà e di tornare a Perugia con i tre punti in palio». I gialloblù padroni di casa hanno ventinove punti, frutto di nove vittorie e sei sconfitte, dopo un avvio non semplice (quattro gare perse nelle prime cinque giocate) la formazione di coach Giani ha trovato i giusti meccanismi e le corrette correlazioni in campo inanellando un successivo record in campionato di otto affermazioni e due insuccessi, l’ultimo delle quali lo scorso fine settimana. La spina dorsale modenese è sempre la stessa, con in più l’esuberanza dei giovani Rinaldi (classe 2001) in chiara crescita di rendimento in stagione, e Lagumdzija (classe 1999) secondo miglior realizzatore del campionato, a dare quella freschezza in più alla squadra. La classe dell’eterno Stankovic, il rientro alla base di Bossi, i tanti centimetri del tedesco Krick (211) e l’esplosione del prodotto del vivaio Sanguinetti (sempre più al centro del progetto tecnico) assicurano poi a Giani tante soluzioni al centro della rete. La sfida tra la battuta e la ricezione avrà un peso specifico notevole domenica quando si scontreranno, dati alla mano, le due migliori seconde linee della massima categoria. Ma poi a decidere saranno probabilmente gli attaccanti di palla alta, con Lagumdzija e Ngapeth osservati speciali del muro bianconero. In particolare, il martello francese che, per caratteristiche, esperienza e qualità tecniche, sarà probabilmente l’uomo scelto dal regista Mossa de Rezende per i palloni che scottano.