
La prima stagione all’estero della carriera non è sempre facile per un’atleta che deve abituarsi ad uno stile di vita diverso, a metodi di lavoro differenti, e ad un campionato che ha delle sue peculiarità. Alla Sir Safety Susa Perugia, che ormai è una multinazionale, lo sanno bene e la dirigenza ha fatto di tutto per mettere nelle condizioni migliori i propri elementi. A giudicare dal rendimento dei singoli pare che le cose si stiano facendo egregiamente nel club dei block-devils. Tra tutti i giocatori, quello che poteva incontrare più problemi era lo schiacciatore polacco Kamil Semeniuk che ha fornito le sue impressioni in un’intervista, partendo dal rapporto con l’allenatore: «Anastasi è un coach esigente, soprattutto durante gli allenamenti, è difficile accontentarlo e vedere un sorriso sul suo volto. Si può notare maggiormente del nervosismo dopo un’azione fallita che una intenzione di motivare del tipo “va bene, non è successo niente, pensiamo alla prossima azione”». A Perugia Andrea Anastasi ha sostituito il tecnico Nikola Grbic, che ha lavorato con Semeniuk l’anno scorso, e attualmente nella nazionale polacca. L’asso straniero e l’attuale tecnico mantovano, invece, non avevano precedenti esperienze insieme. «Il cambio di allenatore prima dell’inizio della stagione ha leggermente turbato la mia fiducia. Avrei potuto prendere due piccioni con una fava, giocare per il club e la nazionale con lo stesso allenatore. Invece ho fatto una scelta diversa, i compagni di nazionale mi hanno parlato di Anastasi ed ero curioso anch’io di scoprire che tipo di allenatore e persona fosse. Se faccio qualche errore, cerco di non guardarlo, perché so che si copre la bocca ci può scappare una imprecazione in italiano».