Perugia attende l’annuncio di Davide Candellaro

Candellaro Davide (Vibo Valentia)
Davide Candellaro

C’è un ultimo colpo messo a segno nei giorni scorsi, ma non ancora canonicamente ufficializzato, dalla squadra targata Sir Safety Susa Perugia che ha praticamente ultimato il proprio organico per la prossima superlega maschile. Il club bianconero ha rinforzato il parco atleti a sua disposizione mettendo sotto contratto il centrale trentaquattrenne Davide Candellaro proveniente da Vibo Valentia che ha appena vinto la serie A2 maschile riconquistando la massima categoria. I calabresi, però, hanno subito detto che avrebbero rinunciato al titolo e così l’intero parco atleti è finito sul mercato. L’annuncio si attende a breve, anche perché è stato lo stesso presidente Sirci in una intervista video ad ammettere di aver portato a termine l’ingaggio, ma la concomitanza della presentazione del nuovo allenatore Angelo Lorenzetti ha fatto slittare in secondo piano quello che, a tutti gli effetti, sarà il quarto centrale della formazione campione del mondo per club. Nel palmares dell’atleta di origine padovana ci sono molti successi: una supercoppa di A2, due coppe Italia di A2, una coppa Italia di A1, uno scudetto, una coppa Cev ed un mondiale per club. I block-devils avevano un posto vacante lasciato libero da Stefano Mengozzi che dopo due stagioni in Umbria avrebbe manifestato la sua intenzione di rientrare nella sua Ravenna per essere protagonista in serie A2 maschile ed inseguire il sogno della promozione. Il giocatore romagnolo, tra l’altro, in questi giorni si è speso molto per aiutare la popolazione del suo territorio colpita dalla recente alluvione, non disdegnando di spalare il fango: «Quando ho saputo che i genitori di alcuni amici erano stati colpiti duramente da questa calamità ed avevano bisogno di una mano, non ci ho pensato due volte. Sono stati giorni difficili, ci si dà una mano l’un l’altro tra gente che si conosce. Ci sono tanti anziani che hanno bisogno. La mia famiglia fortunatamente non ha avuto danni all’abitazione, ma quando la polizia è venuta a bussarci a casa per evacuarci, perché l’acqua stava per arrivare nelle nostre case, abbiamo avuto paura. Ci sono tanti gruppi nei social che chiedono una mano e cercano volontari. Per noi non si tratta solo di dare supporto alle famiglie, ma di fare qualcosa per una terra che amiamo».