
Prima o poi doveva arrivare la prima sconfitta stagionale, e allora meglio che sia giunta in una partita di campionato, non in un finale, questo è il pensiero diffuso dei tifosi della Sir Susa Vim Perugia. Di certo, pur storcendo la bocca, non si può che accettare il verdetto del campo di Civitanova Marche, non ammettere che la squadra bianconera abbia fatto sforzi sovrumani sarebbe una leggerezza. Il clima comunque resta ottimo ed il tecnico Angelo Lorenzetti guarda avanti mantenendo la serenità: «La finale della supercoppa italiana non è stata una partita usuale, Civitanova Marche poteva chiuderla in fretta ma Perugia ha trovato la forza di ribaltare. Le gare disputate hanno avuto una intensità da play-off, i numeri dicono questo, i miei ragazzi devono essere orgogliosi. Ad inizio stagione mancano le certezze, specie se cambi allenatore e giocatori, il tempo a disposizione è poco ed io ho cercato di non fare troppa confusione, gli atleti hanno fatto molto bene. La squadra ha avuto una bella stabilità mentale e questo è un bel segnale di buon auspicio perché i rendimenti tecnici posso oscillare ma l’aspetto morale è qualcosa che appartiene ai singoli. La mia giornata inizia presto, vado in ufficio alle ore 6,30 così per almeno un’oretta e mezza posso stare da solo a pensare agli allenamenti svolti il giorno prima ed organizzare la giornata che viene. Durante i tempi gli atleti ti ascoltano e valutano la tua competenza, devi parlare di cose che hai studiato. In ogni sport la prestazione è data da tre fattori, tecnica, tattica e psicologia. Nella pallavolo forse è ancor più importante che in altre discipline la psicologia, perché su partite di due ore e mezza la palla resta in aria per un’ora circa, nella restante ora e mezza del tempo la testa si riempie di pensieri e di conversazioni in campo, dalla qualità di questi dialoghi interiori ed esterni dipende la prestazione di qualità. Le formazioni di vertice sono tutte forti e se va bene la spunti per pochissimo, questo sarà il leitmotiv di tutta la stagione».
