
Ha lasciato il campionato italiano da prima in classifica ed ora si concentra sul campionato mondiale per club la Sir Sicoma Perugia. Archiviato con qualche patema di troppo il duello domenicale con Cisterna, i block-devils sono già partiti per il viaggio in India. Dal 6 al 10 dicembre si gioca a Bangalore per il torneo che assegna il titolo iridato riservato ai club, un titolo da difendere per quanto riguarda il team bianconero. Tornando alla gara di superlega maschile si può dire che tutto è bene ciò che finisce bene. Ha commentato così il centrale Davide Candellaro: «Dopo due ottimi set abbiamo iniziato a fare qualche errore ed avere qualche imprecisione di troppo. I pontini hanno alzato il livello della battuta e noi, di conseguenza, abbiamo faticato di più in seconda linea. Forse i primi due set, andati così bene, hanno fatto sì che ci adagiassimo un po’, ci era successo anche nel recente passato. Però siamo rimasti lì con la testa e nel quarto abbiamo fatto un discreto avvio, cosa che non era semplice, e lo abbiamo chiuso. Per me è stato l’esordio, fortunatamente qualche cosa di buono l’ho fatto, non riesci mai a contenere tutte le emozioni, mi dispiace solo non aver dato di più. Andiamo a Bangalore con l’idea di essere una squadra che comunque pretende molto da sé stessa, che va lì per potersela giocare nel migliore dei modi e per arrivare più in alto possibile. Sappiamo chi sono le nostre avversarie, sono composte da giocatori che hanno militato anche in Italia e che sono di assoluto livello. È chiaro che troveremo un ambiente nuovo in India, ma il nostro gruppo è composto da giocatori esperti che sanno come comportarsi e come adattarsi rapidamente». Questa l’analisi del tecnico Angelo Lorenzetti: «Vincere è sempre importante ma dietro ad un successo c’è il bello ed il brutto. Il bello è sicuramente l’approccio che ad inizio stagione non riusciva bene, qui siamo migliorati. Il brutto è che dobbiamo capire che la partita non è mai scritta anche se parti bene, bisogna sapere sempre quando può cambiare l’inerzia e non dobbiamo dare certezze agli avversari. Ci abbiamo un po’ dormito sopra, io per primo non operando nel terzo set un cambio di marcatura, la squadra nel cambio-palla ha un po’ subito l’iniziativa avversaria ma può fare meglio. Parte per l’India una squadra con una discreta identità. Anche il match di ieri ci dice che dobbiamo e vogliamo migliorare. Abbiamo fatto un periodo dove le assenze si sono sentite non solo in partita, ma soprattutto in allenamento, però i ragazzi hanno fatto vedere che per lunghi tratti del match l’identità ce l’hanno. Dobbiamo porre attenzione ai momenti chiave della partita, è decisivo per una squadra, indipendentemente dal nome dell’avversario dobbiamo fare dei passi in avanti».
