
Due sconfitte consecutive in superlega maschile non si registravano da tempo immemore alla Sir Susa Vim Perugia. I block-devils nel giorno di Santo Stefano perdono anche l’imbattibilità casalinga ma, soprattutto, mostrano una fragilità che in pochi le addebitavano. Non era capitato ancora di vedere la squadra bianconera sopra di due set e poi riuscire a perdere, è capitato con Milano, una squadra che comincia ad essere una sorta di bestia nera. A caldo il regista Simone Giannelli ha detto: «Al terzo set c’è da dire che su quel turno di battuta di Matey Kaziyski c’era poco da fare, sono pochi i rammarichi. Poi per come siamo stati in campo nel resto del terzo set c’è sicuramente da rivedere qualcosa perché è anche questione di orgoglio, non si può stare sotto 1-12 e non provare a fare tutto il possibile. Il quarto dovevamo chiuderlo perché è stato un set, come il quarto a Trento, che abbiamo comandato tutto il tempo e poi all’ultimo siamo mancati, questa cosa qua bisogna migliorarla perché a questo livello nessuno ti regala niente. È semplicemente questo perché meritavamo di chiuderlo, però poi non ce lo siamo più meritati e non abbiamo chiuso, le altre squadre giocano fino alla fine, su questa cosa bisogna lavorare tutti quanti insieme. Al tie-break poi, sappiamo come va, sono due palloni la differenza, loro hanno fatto una bella difesa su nostro primo tempo, e hanno messo giù due contrattacchi decisi. Noi siamo stati un po’ titubanti, ci servirà come esperienza, in queste partite non bisogna dire vabbè ci rifaremo alla prossima, ma bisogna analizzarle, guardarle tutti insieme, ognuno deve capire cosa c’è da fare meglio».
