Sebastian Solé: «Perugia sa che c’è da lavorare»

Solé Sebastian (impreca)
Sebastian Solé (foto Maurizio Lollini)

Il quarto kappao stagionale riporta nuovamente coi piedi per terra una Sir Susa Vim Perugia non proprio esaltante. La stanchezza forse si è fatta sentire per i block-devils che sono stati superati da una solida Piacenza. Un risultato che non cambia gli equilibri della classifica, con i bianconeri sempre davanti agli emiliani, ma che denota la complessità del campionato italiano. Il commento a caldo del centrale argentino Sebastian Solé è stato lucido: «Stavolta loro sono stati più bravi sicuramente. Abbiamo avuto un buon approccio alla partita, eravamo venuti a Piacenza con l’obiettivo di vincere. Dopo un buon primo set nostro, loro sono cresciuti mettendoci tanta pressione con la battuta e noi non è che abbiamo mollato, però la sensazione a caldo è che siamo un po’ calati. Anche nella sconfitta, però, siamo rimasti uniti e questo è importante, siamo stati sotto nel primo set ma lo abbiamo conquistato bene. Loro hanno tenuto mentalmente, noi siamo scesi di rendimento, magari quella è stata la differenza tra vincere e perdere. Dopo tre vittorie in altrettante competizioni quest’anno sono arrivate tre sconfitte alla prima partita successiva, potrebbe essere un calo fisiologico, ma noi abbiamo approcciato bene all’impegno. C’eravamo proposti di andare a vincere in trasferta perché manca poco per i play-off e bisogna imparare a vincere anche fuori casa. È un peccato sinceramente, perché la volevamo portare a casa, ovviamente dobbiamo migliorare. Sicuramente ci portiamo dietro qualcosa di positivo, in questa settimana che viene dobbiamo riprendere subito il ritmo che, non è che si è perso. Adesso ci aspettano belle partite e di sicuro le andiamo ad affrontare alla grande. Abbiamo tanto da lavorare e lo sappiamo, lo faremo da martedì per riprendere il cammino». La classifica: Trento 46, Perugia 40, Piacenza 35, Civitanova Marche 32, Milano 29, Verona 28, Monza 25, Cisterna 22, Modena 19, Padova 14, Taranto 11, Catania 5.