
In una stagione vincente tutte le componenti che fanno parte di un club svolgono un loro ruolo indispensabile. Alla Bartoccini Fortinfissi Perugia che ha vinto la serie A2 femminile c’è la consapevolezza che, se tutto è filato liscio, il merito è anche dello staff sanitario che ha tenuto in buone condizioni di salute le atlete. A due settimane dalla promozione parla il fisioterapista Luca De Matteo che collabora da tre anni con le magliette nere: «Sono molto soddisfatto di questa annata. Viste alcune patologie riscontrate nei primi giorni di preparazione, dico che lo staff medico ha senza dubbio fatto un buon lavoro. Lavorando quotidianamente, con l’aiuto di tutti, siamo riusciti a gestire le varie situazioni in maniera precisa e questa è una grande soddisfazione. Il percorso per arrivare alla finale di coppa Italia a Trieste è stato lungo e inteso, stare dentro un hotel con le più grandi campionesse del volley è stata una situazione magica. La domenica mattina, quando siamo arrivati al palazzetto, nessuno di noi si aspettava tutto quel pubblico e tanti dei nostri tifosi al seguito. Le nostre ragazze sono state perfette, volevano portare il trofeo a Perugia a tutti i costi e ci sono riuscite. Oltre a quel 18 febbraio anche il 17 marzo, data della vittoria del campionato, lo porterò sempre nel mio cuore, soprattutto ricordando i visi emozionati e pieni di gioia delle persone. Lo staff sanitario di Perugia è un gruppo unito che si conosce bene e si confronta quotidianamente. Dobbiamo migliorare ancora, ogni giorno, perché solo così riusciremo ad ottenere maggiori risultati sul campo. Essere il fisioterapista di una squadra di serie A e mandare avanti due ambulatori è molto impegnativo. In primis dal punto di vista dell’impegno quotidiano, perché non esistono giorni di riposo, da agosto ad aprile, sabato, domenica e festività comprese. Sono fortunato perché ho al mio fianco mia moglie che è la mia forza quotidiana e che si occupa della gestione degli ambulatori in qualità di podologa e, insieme al mio braccio destro, mi aiuta in maniera quotidiana nella gestione dei pazienti. Tutto questo sacrificio è stato ripagato al meglio con una stagione unica ed indimenticabile che porterò per sempre dentro di me».
